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The Mothman Profecies

The Mothman Profecies

The mothman profecies

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Regia di Mark Pellington Con Richard Gere, Laura Linney, Will Patton, Debra Messing, Alan Bates. Usa, 2002   La Trama John Klein (Richard Gere) è un uomo che alla vita non ha altro da chiedere: lavora come giornalista al Washington Post, ha una bellissima moglie che ama, e sta comprando una casa nuova in cui passare tranquillo il resto della vita. Tutto invece va a rotoli quando, in seguito ad un incidente stradale, Mary Klein (Debra Messing) scopre di avere un cancro al cervello che rapidamente la porta alla tomba; John vede la sua vita distrutta, sconcertato sopratutto dagli ultimi giorni di vita della moglie, che afferma di aver visto una strana entità poco prima dellincidente. Quando però, durante un viaggio in auto, luomo si ritrova in un paesino chiamato Pleasant Point, in cui avvengono fatti assolutamente inspiegabili, il suo istinto di giornalista lo porta immediatamente a capire che qualcosa non va come dovrebbe. Con laiuto dellagente di polizia Connie Parker (Laura Linney), John inizia ad indagare sulle strane apparizioni e gli strani eventi premonitori che accadono ad alcuni abitanti del luogo.   Il Commento La storia da cui il film ha tratto ispirazione è quella di una leggenda metropolitana americana, quella del fantomatico Uomo Falena, che appare ad ignari esseri umani per annunciargli imminenti disastri. The Mothman Prophecies si presenta perciò come un thriller venato di non poche sfumature soprannaturali, ennesima pellicola riportata in voga dal successo de Il sesto senso. Il film ha la sua dote maggiore nella regia di Mark Pellington, già autore dellintelligente Arlington Road. Il regista trova, nel corso dellevolversi della vicenda, numerose soluzioni visive che impreziosiscono lestetica del prodotto, senza ricorrere ad inutili effetti speciali o trovate troppo sovraccariche. Purtroppo però tutta loriginalità della messa in scena (bella lambientazione della provincia americana) perde di efficacia poiché messa al servizio di una storia che parte ma dopo mezzora di film si arena e non prosegue più. Si arriva così allo snodo conclusivo senza che vi siano state premesse logiche ed un susseguirsi di eventi che lo abbiano giustificato; tutta la parte centrale di The Mothman Prophecies è un susseguirsi di scene di tensione che però non servono a molto, ed alla fine perdono decisamente anche il climax che invece dovrebbero aver dovuto accumulare. Gli attori poi non contribuiscono certo a rendere il tutto più avvincente; tranne il bravo Will Patton, caratterista sottovalutato e troppo spesso relegato a ruoli di secondo piano in mega-produzioni, gli altri non danno certo il meglio di sé: Richard Gere sarà anche fascinoso, ma come attore ci sembra troppo ripetitivo e poco espressivo. Laura Linney risulta monocorde e fuori parte, che daltronde è talmente poco approfondita che avrebbe impedito a qualsiasi attrice una prova decente. The Mothman Prophecies rimane perciò una pellicola che si tiene in piedi grazie ad una regia interessante, ma niente di più.