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The Lone Ranger – La nostra recensione

Johnny Depp è il vero perno su cui ruota l’azione, ma il film sconta alcune scelte strategiche che lo appiattiscono come prodotto.

la recensione di the lone ranger

01.07.2013 - Autore: Mattia Pasquini
L’onda lunga dei Caraibi raggiunge il Vecchio West nella rilettura di Verbinski & Co di un classico della cultura di massa statunitense.

L’immagine simbolo di questo The Lone Ranger non è quella, infatti, del cavaliere solitario in groppa al suo Silver mentre si stagliano sul tramonto, ma quella di un vecchio indiano incartapecorito costretto a rivangare un passato glorioso per fuggire dal ruolo al quale lo sviluppo della frontiera l’ha relegato: fenomeno da baraccone.

C’è un velo di tristezza, insito nella premessa, ma come nella migliore tradizione dell’umorismo è da lì che nasce la svolta comica scelta da un team evidentemente intenzionato a replicare i successi ottenuti dalla saga dei Pirati dei Caraibi.
Jerry Bruckheimer e Walt Disney Pictures ormai sono un marchio di fabbrica, se poi la regia è di Gore Verbinski e il protagonista assoluto – con buona pace dello storico Ranger – l’indiano Tonto, interpretato da Johnny Depp, non è difficile fare la somma.

Ogni polemica di rispetto del personaggio o di caucasicità del Comanche (Depp ha dovuto persino dichiarare di avere discendenze ‘nativo americane’ e di aver tentato di ‘sanare i torti del passato’ con il suo ruolo) è decisamente fuori luogo per un film che si presenta come un gran divertimento per famiglie, con i suoi pro e i suoi contro.

Clownerie, indizi for dummies, animaletti mannari, un prologo alla Oz e un epilogo aperto (a interpretazioni o sogni), qualche strappo di sceneggiatura, sequenze spettacolari (soprattutto tra i treni in corsa) e un pizzico di autocritica storica a favore degli indiani d’America e tutto in forno per due ore e mezza.
La ricetta è di quelle di sicuro effetto; non haute cuisine, ma un menu che farà uscire soddisfatti la maggior parte degli spettatori (e un po’ annoiati gli altri).

In attesa che – anche in questo nuovo Wild Wild West – si passi a sviluppare la saga, che probabilmente dipenderà dalle decisioni del solito Depp, unico a non aver ancora firmato per prossimo sequel, che ha già l’ufficialità di Armie Hammer (il Ranger) e Ruth Wilson (la bella Rebecca).

Per saperne di più
Il trailer del film