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Super 8 - La nostra recensione

J.J. Abrams omaggia il passato con un film moderno e toccante, che ha il solo difetto di perdere mordente nella seconda parte. Comunque, da vedere e rivedere

Super 8 - Kyle Chandler, Joel Courtney, Elle Fanning e Ron Eldard

07.09.2011 - Autore: Marco Triolo
Lo stanno aspettando un po' tutti al varco, questo “Super 8”, come se fosse la prova definitiva dello spessore autoriale di J.J. Abrams, guru della TV moderna – ha creato “Alias” e “Lost” - che al cinema finora ha avuto modo di lavorare solo a franchise già esistenti. “Super 8” è dunque il suo primo film totalmente originale, da lui scritto e diretto. A produrre, c'è un nome che forse qualcuno dei nostri lettori avrà già sentito pronunciare qua e là: Steven Spielberg.

Quando “Super 8” fu annunciato, completamente a sorpresa e per mezzo di un teaser trailer di grandissima efficacia, subito fu chiaro che si sarebbe trattato di un omaggio a tutto quel cinema adolescenziale e pre-adolescenziale che dominò la produzione americana negli anni Ottanta: le pellicole prodotte dalla Amblin di Spielberg, come “I Goonies”, “Gremlins” e ovviamente “E.T. - L'extraterrestre”, la cui influenza percorre tutto il film. La portata “originale” del progetto è dunque ridimensionata, nel senso che, come da programma, esattamente di un omaggio a quel tipo di cinema si tratta.

La gang di Super 8

La prima parte di “Super 8” è una bomba: Abrams fonde sentimento e nostalgia, inserendo un evidente riferimento autobiografico nei ragazzini che, come lui fece da piccolo, tentano di produrre un film di zombie utilizzando una telecamera Super 8, trucchi rudimentali e tanta fantasia. Grazie a questo espediente, il regista/sceneggiatore ottiene anche di farci entrare immediatamente in sintonia con Joe Lamb (l'esordiente da tenere d'occhio Joel Courtney) e la sua coorte di sgangherati amici, tra cui una sempre più brava Elle Fanning. Ma non si tratta di un sentimentalismo superficiale buono solo per giustificare l'azione: Abrams va un po' più a fondo di quanto sia obbligato, con il risultato che i paragoni con “Stand By Me”, capolavoro di Rob Reiner, non sono per nulla azzardati. In particolare, la vincenda personale di Joe, che ha perso la madre da pochi mesi, è davvero toccante, e Courtney in alcuni momenti molto azzeccati riesce a convogliare con trasporto tutta una gamma di sentimenti contrastanti, che uniscono l'entusiasmo e la gioia di un'estate passata con gli amici a quel senso di vuoto e sconforto che nasce dal lutto. La prima inquadratura del film, che con un espediente geniale comunica immediatamente la tragedia, è da pelle d'oca. Abrams, dal canto suo, non si contiene: gira benissimo, rimanda al passato (la fotografia sembra realizzata da Vilmos Zsigmond) ma non rinuncia ai suoi vezzi (c'è ancora qualche riflesso come in “Star Trek”, ci sono dei video top secret che sembrano uscire da “Lost”) e in generale dimostra un controllo del mezzo che va ben oltre la citazione di stili altrui: “Super 8” non è certamente un film datato e non mancano momenti horror da far saltare sulla sedia.

Elle Fanning e Joel Courtney in una scena

A funzionare meno è la seconda parte, che perde parte del ritmo e della verve che caratterizzava la prima. L'alieno, una volta rivelato, delude un po' le aspettative e assomiglia un tantino troppo al mostro di “Cloverfield”. La colonna sonora di Michael Giacchino, vincitore dell'Oscar con “Up”, nonché collaboratore fisso di Abrams (ha musicato anche “Lost” e “Star Trek”), lascia poco il segno, perché manca di un tema portante degno di nota. Eppure, eppure... Super 8” è probabilmente un film che crescerà, di quelli che ad ogni visione sapranno regalare qualcosa di nuovo. La base emotiva, come detto, è forte, e tiene ancorati nonostate il ritmo altalenante. E poi l'arco di maturazione di Joe commuove e non può lasciare indifferenti. Chi si aspettava il film definitivo di Abrams, forse farà meglio a rivedere le proprie attese (“Star Trek” rimane una pellicola più efficace). Chi invece non vede l'ora di posare gli occhi sul nuovo film di uno dei più moderni cantori della magia hollywoodiana, avrà pane per i propri denti.

Super 8”, in uscita il 9 settembre, è distribuito dalla Universal Pictures

Per saperne di più:
Guardate il trailer
Leggete dell'anteprima di venti minuti a Cannes