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Sognando Beckham

Un film colorato e divertente dove si respira calcio e allegria, che scivola spensierato verso il lieto fine, senza troppi patemi o tormenti.

Sognando Beckham

12.04.2007 - Autore: Ludovica Rampoldi
Un film di Gurinder Chada Con Parminder Nagra, Keira Knightley, Jonathan Rhys Meyers   Jess sogna Beckham. Non perché voglia esserne la fidanzata, Jess vuole essere proprio come lui. Tirare le punizioni come lui, risolvere le partite con un colpo di tacco, infilare la palla nel sette come solo lui sa fare. Ma i sogni di Jess, che allanagrafe fa Jessbinder, sono destinati a naufragare sotto le pressioni di una famiglia indiana tradizionalista, che vorrebbe una figlia devota al marito che sappia cucinare il Chapatti. Il mega ritratto del guru in salotto sembra ammonire: il calcio non solo è roba da maschi, ma è soprattutto roba da inglesi. Non se parla, quindi. Questa è la risposta della famiglia di Jess alla ragazza che voleva essere Beckham. Ma a incoraggiare Jess ci sarà Jules, una ragazza bionda e magra che la convince a iscriversi (di nascosto dalla famiglia) nella squadra del campionato femminile locale. Anche per Jules la via del calcio è una strada in salita: la madre preferirebbe i push up ai top sportivi e vorrebbe una figlia vestita in modo femminile e sensuale. Ma Jules ai tacchi preferisce i tacchetti degli scarpini da calcio, così come Jess preferisce i pantaloncini al più tradizionale sari. Le due ragazze iniziano la loro avventura nel campionato. Vincono, segnano tanti gol, portano in alto la squadra. La loro amicizia si intensifica, così come la sintonia sotto porta. Ma a dividere le strade delle due ragazze ci sarà un uomo, il bellallenatore irlandese (Jonathan Rhys Meyers, già visto in Velvet Goldmine) di cui entrambe si innamorano. E la famiglia di Jess, che torna alla carica dopo aver scoperto che la ragazza ha mentito.   Da Billy Eliot in poi il cinema inglese ama cimentarsi con le success story, dove il talento viene premiato nonostante la diffidenza o lostilità del mondo. Sognando Beckham segue questo filone, mettendo sul fuoco anche i conflitti razziali di unInghilterra multietnica dai contorni grotteschi e caricati alla East is East. Il risultato è un film coloratissimo e ritmato, dove si respira calcio e allegria. La regista anglo indiana Gurinder Chadha decide a tavolino di fare un film dai conflitti tenui, che scivola spensierato verso il lieto fine, senza troppi patemi o tormenti. Una favola, insomma, dove convivono soluzioni scontate e scene esilaranti, che saprà sicuramente bissare, in Italia, lo straordinario successo ottenuto ai botteghini britannici.