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Sicario - La recensione da Cannes

Accolto da applausi a scena aperta il thriller di Denis Villeneuve (futuro regista di Blade Runner 2) è uno dei film più sopravvalutati del festival

19.05.2015 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes (NEXTA)
Succede di tanto in tanto che il Festival di Cannes decida di puntare su un action thriller made in Hollywood interpretato da un cast di ottime star presentandolo in Concorso subito dopo il giro di boa del kermesse. In passato è toccato a Fair Game con Naomi Watts e Sean Penn, e adesso tocca a Sicario, applaudito alla prima proiezione sulla Croisette. Siamo però davanti a un thriller tanto solido quanto solito.

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Non abbiamo amato il nuovo lavoro di Denis Villeneuve, sebbene il regista di Prisoners ed Enemy si impegni ancora una volta a dare respiro al film puntando su luoghi e atmosfere piuttosto che su una storia scritta su un fazzoletto di carta. Il suo scopo è esplorare la zona dell'orrore al confine tra Messico e USA: all'inizio osa inserendo una sequenza di morte efficace e disturbante, poi invece sono proprio i difetti della struttura narrativa a venire fuori. E' come se il film procedesse con il pilota automatico esplorando trame già viste in altri film o serie televisive (si pensi a Homeland) senza mai essere veramente interessante. La differenza con i vari cloni la fa la prospettiva del protagonista: una donna (la sempre brava Emily Blunt).
 
A Cannes lo abbiamo sentito paragonare a Il Silenzio degli innocenti e a Zero Dark Thirty, ma si tratta più di scopiazzature che di ispirazione e innovazione: dalle panoramiche satellitari su deserti, rifugi e ville di potenti narco-trafficanti, a intere sequenze di sparatorie girate in notturna attraverso la soggettiva a raggi infrarossi con i volti dei personaggi illuminati di verde. La Blunt non ha niente a che vedere né con la Foster né con Jessica Chastain: la sua non è un'eroina, piuttosto una pecora in mezzo ai lupi. Perfino il regista non ne è convinto fino in fondo, al punto da spostare l'attenzione nel terzo atto, abbandonando la protagonista e affidando il pubblico a Benicio Del Toro, decisamente il personaggio più interessante del film.

 
Villeneuve sta vivendo il suo momento d'oro, ha già un film in cantiere e presto girerà anche Blade Runner 2, ma il suo tocco sembra più quello di un bravissimo mestierante che di un autore. Molto più interessante il lavoro sulla fotografia fatto dal grande Roger Deakins che a Cannes potrebbe competere per il premio tecnico con l'eccellente operato di Ed Lachman in Carol. Questa sì che è una bellissima sfida.  

Sicario, in uscita il 17 settembre, sarà distribuito da 01 Distribution.

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