NOTIZIE

Resta anche domani – La nostra recensione

Cocktail emotivo declinato in chiave melodramma teen: tanti colpi bassi e altrettante lacrime

21.09.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Potreste ritrovarvi in sala ad asciugarvi gli occhi. Perfino voi (anzi noi, incluso chi scrive), ultra-trentenni apparentemente fuori target per questo melodramma teen che arriva sulla scia del più celebre Colpa delle stelle. Se quello era un film sul prepararsi alla morte vivendo pienamente ogni momento, questo Resta anche domani racconta invece un processo inverso: trovare la forza per combattere la morte. Le lacrime provocate, però, sono la prova schiacciante che siamo davanti a un'opera più manipolatoria che indimenticabile.

 
È così che mentre l'anima (simil Ghost - Fantasma) di Chloe Moretz si aggira tra i corridoi di un ospedale, sospesa tra questo nostro mondo e l'aldilà, ci vengono presentati alcuni flashback dai momenti chiave della sua vita: alcuni dei quali si rivelano colpi bassi in grado di dare un bello scossone improvviso alla centralina emotiva di chi sta a guardare (su tutti una sequenza "colpo di grazia" tra il nonno disperato che parla con la protagonista mentre lei è in coma). Sullo schermo assistiamo alla disintegrazione di una famiglia middle-class. Padre, madre, figlia e figlio uniti e felici: li seguamo dal vero e proprio inizio fino al giorno più terribile, raccontato attraverso gli occhi della primogenita.
 
Il twist iniziale (che arriva intorno ai venti minuti) è il primo colpo basso del film. Eppure se ci si estranea dal meccanismo del plot generale, analizzando invece i siparietti di vita che il film ci presenta, Resta anche domani fa un buon lavoro a raccontare i momenti al limite della fase teen, quelli in cui si inizia il percorso delle grandi scelte che trasformano un giovane in adulto. Scelte che includono un prezzo da pagare, incluso quello di allontanarsi dai propri cari. Meno interessante è la storia d'amore altalenante tra la protagonista, la più brava performer di violoncello della sua età, e il chitarrista rock, sex symbol della scuola: in superficie un pessimo elemento ma in realtà un puro di cuore. Le forzature e la prevedibilità del rapporto tra i due vengono però bilanciati dall'esplorazione del bel rapporto genitori-figli (ce ne parla meglio Mireille Enos nell'intervista esclusiva a questo link). 

 
Il catalizzatore emotivo di questi siparietti è proprio la protagonista. La diciassettenne Chloe Moretz ha carisma e fascino per tenere in piedi un film che certamente si rivolge a un'audience giovane; d'altra parte chi l'ha vista bambina ai tempi del suo lavoro con Scorsese, non potrà che rimanere stupito dall'evoluzione del suo talento e dalla bellezza che aumenta giorno dopo giorno. 

Per saperne di più
L'intervista a Mireille Enos: da poliziotta in The Killing a mamma riot in Resta anche domani
Il trailer del film