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Quando i grandi attori indossano la giarrettiera

Nella storia del cinema, non soltanto americano, numerosi e molto rinomati sono stati i casi in cui grandi attori ed attrici hanno vestito i panni dell'altro sesso, ed hanno regalato al pubblico grandiose performance di caratteristi.

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29.11.2001 - Autore: Adriano Ercolani
Nella storia del cinema, non soltanto americano, numerosi e molto rinomati sono stati i casi in cui grandi attori ed attrici hanno vestito i panni dellaltro sesso, ed hanno regalato al pubblico grandiose performance di caratteristi. Il genere che più spesso si è prestato a simili acrobatiche interpretazioni, è stato ovviamente quello della commedia degli equivoci, filone in cui Hollywood è stata maestra per decenni e decenni. E quando si parla di commedia hollywoodiana, soprattutto per quanto riguarda il periodo classico, non si può non pensare immediatamente al capolavoro di Billy Wilder A Qualcuno Piace Caldo (Some Like It Hot, 1959): la coppia di musicisti interpretata da Jack Lemmon e Tony Curtis, che per sfuggire ad un pericoloso gangster si travestono da donna e si nascondono in unorchestra femminile, ha dato vita ad uno dei film più divertenti della storia del cinema. Per la sua scatenata prova nelle vesti della timida e brontolona clarinettista, Lemmon ottenne la sua prima nomination al premio Oscar come migliore attore protagonista, e venne definitivamente lanciato come icona della commedia sofisticata, ruolo che manterrà fino alla fine dei suoi giorni. La battuta che conclude il film, il celeberrimo Nessuno è perfetto... pronunciata dal miliardario rimbambito quando Lemmon gli confessa di essere un uomo, è diventata il simbolo di una certa epoca del cinema americano. A completare il superlativo cast di attori la divina Marilyn Monroe, qui probabilmente nella sua migliore e più spiritosa performance dattrice, valorizzata come non mai dal genio comico e caustico di Wilder. A Qualcuno Piace Caldo è senza dubbio una delle più divertenti ed intelligenti commedie ad equivoci che sia mai stata girata, grazie anche alla grande sceneggiatura, scritta dallo stesso autore insieme al fido I.A.L. Diamond. Se invece cerchiamo di ricordarci film in cui sono state grandi attrici ad indossare i panni maschili, subito ci vengono in mente nomi come la brava Julie Andrews nello scatenato Victor Victoria (id.,1982) di Blake Edwards, altra commedia irriverente sul mondo dello spettacolo e sullambiguità di chi ci vive dentro. Anche Barbra Streisand, nel suo film desordio come regista Yentl (id., 1981), ha indossato il berretto ed i calzoncini da studentello per trasformarsi in un maschietto. Sembra però che le storie in cui sono gli uomini a minare la propria virilità con il travestimento femminile funzionino di più: ecco allora il grande Dustin Hoffman, attore troppo pedante, diventare la pruriginosa signorina Tootsie nellomonimo film di Sidney Pollack (Tootsie, id., 1982), e riconquistare il successo grazie ad una soap televisiva. Il film ebbe una valanga di candidature allOscar, compresa quella per il miglior attore, un Hoffman in grado si fornire al suo doppio personaggio una valenza malinconica ed allo stesso tempo ironica davvero impressionante. Anche nei film che hanno trattato in maniera leggera e divertente il tema dellomosessualità, il tema del travestimento è stato una componente fondamentale: pensiamo al recente successo di Priscilla, la Regina del Deserto (Priscilla, 1994), in cui le tre Drag Queen interpretate dagli scatenati Terence Stamp, Hugo Weaving e Guy Pearce attraversano il deserto australiano a bordo di un pullman carico di tutti i loro più sgargianti vestiti di scena. Non a caso il film si aggiudicò lunica statuetta a cui venne candidato, quella per i migliori costumi. Ma travestirsi da donna (o da uomo) non è sempre stato per i protagonisti di grandi film fonte di humour o di risate: pensiamo anche ad thriller agghiaccianti come ad esempio Vestito per Uccidere (Dressed to Kill, 1980), in cui lassassino psicopatico Michael Caine uccide le sue vittime con impermeabile di pelle e parrucca bionda; oppure citiamo il capolavoro di Roman Polanski LInquilino del Terzo Piano (?,1976), in cui lo stesso regista, anche protagonista del film, viene talmente ossessionato dalla figura della precedente inquilina dellappartamento in cui vive da iniziare ad impazzire ed assumerne la personalità e le fattezze.