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"PIANETA ROSSO"

"PIANETA ROSSO"

Pianeta rosso

12.01.2001 - Autore: Luca Perotti
La fotografia brumosa e soffocante di Peter Suschitzky resituisce un affascinante paesaggio marziano in questo film dagli evidenti richiami kubrickiani: Bowman era lastronauta di 2001 Odissea nello spazio e anche nella celebre Odissea lintelligenza artificiale si trasformava in un cinico nemico. Marte sembra rappresentare la nuova frontiera su cui approdare per evitare lavvelenamento della Terra e come qualsiasi landa sconosciuta, presenta delle sorprese impreviste. Il desiderio di esplorazione delluomo, ancora una volta, lo immerge nellannoso conflitto con la Natura e con i disastri che lessere umano provoca e dal quale è puntualmente minacciato in una sorta di ritorsione ciclica che lo costringe a salvarsi da ciò che egli stesso ha costruito. Pianeta Rosso accenna alle numerose implicazioni etiche e filosofiche tipiche della fantascienza, dove a soccombere sono sia lo scienziato alla ricerca di Dio, sia il genetista che Dio si crede, e che pretende di racchiudere i misteri dellUniverso nelle sue formule matematiche. Ad uscire incolume e vincente è invece leroe riluttante (Val Kilmer) e affrancato dai rigidi vincoli della scienza o della religione, ancora disponibile a cogliere e accettare un universo misterioso e non totalmente intelligibile. E curioso poi verificare che, a mano a mano che la tecnologia raggiunge livelli di perfezione sempre più alti, ritorna la lotta dellessere umano per la conquista di necessità primarie e imprescindibili, in questo caso addirittura lossigeno che luomo è costretto a ricreare in un ambiente da sempre ostile e a dipendere, alla fin fine, dallinesplicabile capacità di uno scarafaggio.  
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