NOTIZIE

Per sempre

Da venerdì 26 settembre esce nelle sale il film tratto da un soggetto di Maurizio Costanzo, che torna al cinema, a 25 anni di distanza dalla collaborazione con Ettore Scola e Ruggero Maccari alla sceneggiatura di "Una giornata particolare", e lo fa con una storia intensa e "controcorrente".

Per sempre

12.04.2007 - Autore: Michela Saputi
di Alessandro Di Robilant Id., Italia, 2003; con Giancarlo Giannini, Francesca Neri, Emilio Solfrizzi.   Giovanni (Giancarlo Giannini) è un uomo maturo, un affermato avvocato ed un marito socialmente brillante, generalmente fortunato con le donne. Il castello di certezze in cui trascorre le sua vita va però in frantumi quando incontra la giovane Sara (Francesca Neri), sensuale e spietata, che lo coinvolge in una appassionata relazione. Quando lei tronca il rapporto, e senza alcun motivo apparentemente logico, si avverte uno "strappo", destinato a cambiare le loro vite. Da qui la storia ripercorre, seguendo percorsi mentali che spaziano nel tempo e scavano nell'anima, le vite, così diverse eppure unite, dei due amanti.   In un cinema saturo di amori e amorini cordiali e patinati, "Per sempre" racconta la storia "controcorrente" di un amore disperato e totale, tragico. Non c'è posto per eroi né per banalità, Giannini e Neri, che si conferma tra le più interessanti attrici italiane Costanzo ammette di aver scritto pensando già a lei come protagonista interpretano personaggi complessi, estremi, e dunque ambigui. Giovanni e Sara sono due "anime graffiate" (così doveva intitolarsi il film nei progetti iniziali), anime ferite in bilico tra il bisogno degli altri e la paura di abbandonarsi completamente, di scoprire il proprio io, ed incapaci di gestire il sentimento profondo che li unisce. Dovranno abbandonare tutto, per cercare, l'uno attraverso l'altro, il senso di ciò che è rimasto inespresso. Certo non è un film facile, ma che affronta temi quali la relazione tra la mente ed il corpo, la malattia ed il dolore come "viaggio di iniziazione" dentro se stessi. Eppure è sicuramente un film efficace, che riesce a coinvolgere lo spettatore nella ricerca delle cause scatenanti il graffio dell'anima, seguendo il filo di dettagli e frammenti di dolorosa intensità, flashback che si rincorrono e definiscono il passaggio ad una dimensione nuova, in cui il tempo reale è annullato. Perfetto il tessuto musicale, ispirato ai colori e alle suggestioni dell'Argentina (meta sognata di una vacanza d'amore mai realizzata), che riecheggia nelle stanze opache e vuote, quasi un limbo, dove si trovano i protagonisti. Un film "psicologico duro", come afferma lo stesso Costanzo, ma che sa toccare con poetica malinconia emozioni e paure che in fondo riguardano anche noi.
FILM E PERSONE