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Pathfinder

La lotta tra le frecce indiane ed il metallo delle spade vichinghe è impari, ma 'Fantasma' riuscirà ad opporsi all'invasione barbarica, diventando ben presto una leggenda

Pathfinder

27.08.2007 - Autore: Adriano Ercolani
      Come lessi quasi vent’anni fa in una recensione su “Ciak” di non mi ricordo quale giornalista: viene voglia di difenderlo tanto è brutto! Eppure, vi garantiamo che questo “Pathfinder” è talmente pessimo ce neppure si arriva alla propensione di parteggiare per lui. Ma coma fa una produzione hollywoodiana a decidere di investire 45 milioni di dollari su una sceneggiatura del genere? Il problema poi è che si capisce fin dalle prime inquadrature che in realtà nessuno ha veramente creduto in questa pellicola: la regia di Marcus Nispel – che ci aveva regalato invece il notevole remake di “Non aprite quella porta” (The Texas Chainsaw Massacre, 2003) – è approssimativa a voler essere generosi, in quanto non ha la minima originalità e non possiede alcuna inventiva a livello strettamente visivo; la recitazione del protagonista Karl Urban e dei comprimari è un’esposizione universale di face piatte. La stessa produzione denota una povertà di setting e di investimento in costumi e scenografie che lascia sbalorditi: sembra che abbiano girato tutte le scene d’azione nello stesso luogo!


 
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