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Parola di Val

In Italia per presentare "Wonderland", l'atteso film sulla vita del 'mitico' pornodivo John Holmes, abbiamo incontrato Val Kilmer.

Wonderland

19.02.2004 - Autore: Vanessa Bozzi
Si presenta casual più che mai Val Kilmer, con cravatta viola, a dispetto di ogni scaramanzia, con sandali da frate che avvolgono bianchissimi piedi nudi, e camicia dai polsini sfilacciati.E subito scatena flash nella piccola sala gremita di giornalisti, talmente tanti che i più fortunati sono vicini al banco che ospita l'attore, come alunni davanti al prof all'esame di maturità.   E parla quasi a braccio, andando ben oltre le domande dei cronisti "All'inizio non avevo voglia di interpretare il ruolo di John Holmes, ma ho accettato perché nel cast c'erano anche Lisa Kudrow e Kate Bosworth. Inoltre la fidanzata del mio agente è anche la produttrice di Wonderland. Insomma si più dire che la mia partecipazione al film è dipesa dalle donne che vi hanno preso parte. E così mentre giravo il film ho scoperto che John Holmes. il Re del porno, odiava quello che faceva, era un romantico che si è trovato suo malgrado intrappolato in un mondo di eccessi".   Come si è trovato a lavorare con James Cox, regista appena 27enne? Benissimo. Cox ha in qualche modo risolto il giallo dei delitti di Wonderland Grazie a lui è astato possibile gettare luce sulla faccenda, merito anche delle lunghe chiacchierate tra Cox e Sharon Holmes, la ex moglie di John, che non era mia stata chiamata a testimoniare al processo contro il marito per quegli omicidi e che invece sapeva perfettamente come erano andati i fatti"   Lei ha incontrato personalmente Dawn e Sharon, rispettivamente fidanzata ed ex moglie di Holmes all'epoca della vicenda? "Sì, ed entrambe mi hanno dato la loro personalissima visione dei fatti. Dawn ha una straordinaria memoria fotografica e ha dato descrizioni dettagliate sui fatti. Sharon, infermiera, descriveva gli eventi in modo più analitico. La cosa che mi ha colpito molto è il legame che si è instaurato tra le due donne. Sharon, con i suoi consigli, ha spesso salvato la vita a Dawn."   Perchè nessuno aveva mai trattato questa pagina nera dei Hollywood, che tra l'altro riguarda un personaggio così controverso? E come mai secondo lei ne parlato un regista che all'epoca dei fatti era un bambino? "In realtà esiste un ottimo film, 'Boogie Nights', che racconta in modo un po' fiabesco la vita di Holmes. Non credo che l'età di Cox c'entri qualcosa. Lui è stato incantato da un documentario visto in tv sugli omicidi di Wonderland. Inoltre il processo per i quattro delitti è stato il primo in California che ha portato in tribunale documenti video realizzati dalla polizia. L'agente che aveva filmato la scena del delitto era inesperto e ha girato immagini lentissime concentrandosi soprattutto sul sangue. Cox, catturato da quelle immagini, ha cercati di riprodurle in una scena chiave del film. Inoltre, non so per quale motivo, in quella scena appare l'ombra dello stesso Cox dietro di me e si sento un urlo, il suo, che ha deciso di conservare anche nella versione finale   Hollywood è ancora la fabbrica dei sogni? "Si può dire che Hollywood, in fondo non esista. Che sia solo un bel pacchetto confezionato per le masse. Chi ci va ci rimane deluso. E' come la scritta sulla collina, bellissima se vista da lontano, dalla spiaggia in una giornata di sole. Ma da vicino risulta triste."
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