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Nemiche per la pelle - La nostra recensione

Una commedia probabilmente più tradizionale del voluto, ma priva di spunti o sviluppi interessanti e che finisce con l'apparire stantia

15.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Certo, dopo esser riusciti a parlare di Kung Fu Panda 3 come di un manifesto delle unioni omosessuali e pro famiglie 'non tradizionali' chissà quali battaglie attenderanno le due mamme di Nemiche per la pelle. Probabilmente nessuna, per uno strano caso di sfruttamento di vetrine più o meno mediaticamente rilevanti, eppure il film di Luca Lucini vede Margherita Buy e Claudia Gerini obbligate da una anomala eredità a condividere l'esperienza della maternità e a organizzare la propria vita secondo criteri e necessità proprie di un qualsiasi nucleo familiare.



Entrambe, per altro, sono donne moderne, atipiche al limite della macchietta, una 'equa e solidale', figlia di una cultura e di principi sempre meno di moda, l'altra 'in carriera', pratica e spietata. Apparentemente. Ma in una storia così, con questi interpreti, sarebbero in pochi ad aspettarsi qualcosa di diverso. O a credere a certi ultimatum o all'astio che le due mettono in scena (più credibilmente la Gerini stavolta). In questo senso la conclusione della vicenda non fa che andare a coincidere con le prevedibili aspettative, coerentemente con la serie di stereotipi che vediamo scorrere sullo schermo: il maschio immaturo che cerca caratteristiche diverse in mogli diverse, le maschere che necessariamente le donne sono costrette a indossare, i talenti misconosciuti degli immigrati 'tra noi', la stigmatizzazione di una società che non darà "mai" un figlio a due madri e il coraggio delle stesse, che andare il mondo fa.



I precedenti film di Lucini (da Tre metri sopra il cielo a Amore bugie e calcetto) probabilmente non entreranno nella storia del nostro cinema, ma certo colpisce la poca sostanza di questo Nemiche per la pelle. E che il film abbia avuto bisogno di una tanto lunga gestazione, soprattutto considerando che dall'ultimo - e decisamente migliore - La donna della mia vita sono ormai passati circa sei anni (nei quali il regista e produttore milanese ha comunque prodotto cortometraggi e documentari, per esempio su Enrico Lucherini, il teatro alla Scala e Leonardo da Vinci). Sei anni nei quali forse si sarebbe potuto strutturare meglio tanto lo sviluppo quanto la costruzione dei personaggi, che risulterebbero fiacchi e mal gestiti persino messi a confronto con i 'Due strani papà' di trent'anni fa ai quali la memoria - dei meno giovani - potrebbe correre. Nel comprensibile tentativo di fuga


Nemiche per la pelle, in sala dal 14 aprile, è distribuito da Good Films