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Nel paese delle creature selvagge, un capolavoro!

Il nuovo film di Spike Jonze, tratto dal libro di Sendak è un'opera preziosa, stratificata, che merita di rimanere a lungo nell'immaginario cinematografico contemporaneo. Dal 30 ottobre al cinema.

Nel Paese delle Creature Selvagge

28.10.2009 - Autore: Adriano Ercolani
Tratto dal libro per bambini pubblicato da Maurice Sendak nel 1963, adattato dallo stesso regista Spike Jonze insieme ad un grande romanziere contemporaneo come Dave Eggers – che tra l’altro ha sceneggiato anche il prossimo “Away We Go” di Sam Mendes, film da tenere assolutamente d’occhio -, ecco arrivare nelle nostre sale Nel paese delle creature selvagge” (Where the Wild Things Are), straordinaria trasposizione cinematografica che mescola importanza dell’immagine con poesia del racconto.

Nel Paese delle creature selvagge

Aiutato dalla bellissima fotografia del fido Lance Acord, Spike Jonze costruisce una messa in scena che procede per sensazioni, che suggerisce invece di spiegare, appiccicata addosso al volto emozionante dell’undicenne Max Records, piccolo grande protagonista del lungometraggio. Il realismo poetico con cui il cineasta impronta la prima parte del film esplode letteralmente con l’arrivo delle creature selvagge: la pellicola diventa una favola elegante ed insieme appassionata che racconta prima di tutto il dolore e la ferocia di un’età indecifrabile come l’infanzia. La storia si sviluppa in maniera assolutamente precisa nel costruire la psicologia di Max e di conseguenza quella degli esseri che gli ruotano intorno. In una grandiosa miscela di tenerezza e rancore irrazionale, “Nel paese delle creature selvagge” procede verso la definizione del mondo infantile con pennellate di grande, grandissimo cinema. La resa puramente visiva dell’ambiente selvaggio in cui la storia è ambientata è portentosa, l’estetica del film non appare mai essere gratuita, al contrario avvolge i personaggi in una natura che affascina ma non rassicura, che sembra potersi trasformare in ostile in qualsiasi momento.

Nel Paese delle creature selvagge

Dopo un film a nostro avviso sopravvalutato come “Essere John Malkovich” ed un altro invece non abbastanza apprezzato come “Il ladro di orchidee”, Spike Jonze torna con una pellicola che non abbiamo paura a definire un capolavoro. Raramente al cinema si è vista una definizione così poetica ed insieme spietata dell’infanzia. La metafora fantastica che il film mette in scena si rivela come elemento calibrato alla perfezione, che lascia arrivare il messaggio in maniera sconvolgente ma mai ostentata o retorica. “Nel paese delle creature selvagge” è un’opera preziosa, stratificata, che merita di rimanere a lungo nell’immaginario cinematografico contemporaneo.

La pellicola sarà distribuita dalla Warner Bros. Pictures a partire dal 30 ottobre

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