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Mi chiamo Sam

Mi chiamo Sam

Mi chiamo Sam

14.03.2002 - Autore: Adele de Gennaro
Preparate i fazzoletti. Con Mi chiamo Sam di Jessie Nelson, nelle sale dal 15 marzo, le lacrime sono assicurate e se sino alla fine restate con il viso asciutto, allora è proprio il caso di farsi vedere da un dottore. Anche se negli Usa il film non ha incassato cifre da record, poco male: la storia scritta dalla Nelson in collaborazione con Kristine Johnson tocca le corde più intime non solo per la vicenda commovente il dramma di un padre ritardato mentale a cui viene sottratta la sua bambina ma soprattutto per le interpretazioni dellintero cast. Oltre ad uno strepitoso Sean Penn, in corsa per lOscar come miglior attore, imperdibili anche una eccezionale Michelle Pfeiffer e un talento naturale come quello della sorprendente Dakota Fanning che al suo terzo film, a soli 7 anni, ruba più volte la scena ai protagonisti. Hollywood ha sempre avuto un occhio privilegiato alle storie sullhandicap, ma in questo caso la Nelson (già regista del tenero Una moglie per papà) gioca la partita su più registri e, grazie ad un cast che include tra gli altri lottima Dianne West (Oscar per Pallottole su Broadway), Richard Shiff e Laura Dern, evita effetti strappalacrime. Protagonista è Sam Dawson, un autistico che ha lo sviluppo intellettivo di un bambino. Abbandonato dalla donna che gli ha dato una figlia, Sam cresce la bambina da solo, riuscendo a cavarsela con laiuto di un gruppo di amici, anche loro con problemi mentali, e di una vicina di casa sofferente di agorafobia. Tra Sam e Lucy (il nome deriva da Lucy in the sky with diamonds dei Beatles, di cui Sam cita a memoria dati e aneddoti) si instaura un rapporto fortissimo ma i problemi iniziano quando la figlia compie 7 anni: avendo sviluppato capacità intellettive superiori a quelle del padre, unassistente sociale vuole affidarla ad una famiglia più adeguata. Una lotta impari ma Sam, spinto dai suoi amici, si rivolge ad uno dei migliori avvocati, la gelida e superefficiente Rita Harrison che, assillata da manie di perfezionismo, allinizio non lo prende sul serio. Dopo, però, per sfida nei confronti dei colleghi Rita accetta il caso e nonostante la loro diversità, tra i due si sviluppa un legame molto forte che farà luce non solo sulla capacità di padre di Sam ma anche sulla fragilità nascosta di Rita Un film sulla forza dei sentimenti, ricco di citazioni cinematografiche e musicali, il tutto supportato da una colonna sonora di 16 canzoni dei Beatles reinterprate da stelle del rock Usa. Tutta da godere la magnifica interpretazione di Sean Penn, totalmente priva di manierismi: basta guardarlo negli occhi per convincersi che il suo Sam, erede naturale di Rain Man non è solo frutto di grande professionalità. E anche gli altri attori non sono da meno. Se gli sguardi della Fanning arrivano dritti al cuore, la Pfeiffer è assolutamente straordinaria, vincendo la sfida con un personaggio davvero non facile. Oscar o no, comunque vada, è un film da non perdere.