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Manuale d'amore 3 - La nostra recensione

Veronesi dirige De Niro, Verdone, Bellucci e tanti altri in questo terzo episodio del franchise

Manuale d'amore 3 - Robert De Niro e Monica Bellucci

27.02.2011 - Autore: Alessandro De Simone
Divertente, malinconico, romantico, guascone e soprattutto pieno d’amore. Questo e anche di più è "Manuale d’amore 3", film che arriva dopo il secondo e prima del quarto (annunciato, aspettiamocelo fra due anni) di questo fortunato franchise di casa Filmauro, produzione che sempre di più si dimostra specializzata nel capire i desideri del pubblico popolare per trasformarli poi in immagini di celluloide.

Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti in Manuale d'amore 3

Questa volta però il patron Aurelio De Laurentiis ha voluto strafare, ingaggiando nella squadra di quest’anno addirittura Robert De Niro, due volte premio Oscar e da quasi trent’anni lontano dal cinema italiano. L’ultima volta per lui fu Sergio Leone, qui sbatte la porta dell’ascensore in faccia al figlioccio cinematografico del regista di "C’era una volta in America", Carlo Verdone.
Tre episodi che raccontano, l’innamoramento, l’amore e il tradimento, a partire dal capitolo toscano con Riccardo Scamarcio che sta per convolare a nozze con Valeria Solarino e che mandato per una questione immobiliare non in Transilvania, ma in Toscana, incontra una bellissima ragazza, Laura Chiatti, che gli fa perdere la testa e quasi gli fa mandare tutto all’aria.

Carlo Verdone e Donatella Finocchiaro in Manuale d'amore 3

Dopo questa variazione sul tema di Dracula, non a caso la Chiatti vive in un castello, ma non è una principessa da salvare, si torna a Roma e nella capitale incontriamo Carlo Verdone, viscido giornalista del tg che approfitta della moglie in vacanza per una scappatella da una botta e via. Peccato che la donna della domenica sia in realtà una pericolosa psicopatica che gli rovinerà la vita.
E arriviamo a Bob De Niro, professore in pensione a Roma per scrivere un romanzo che dopo un trapianto di cuore e un matrimonio finito crede di essere ormai lontano dalle dinamiche amorose. Ci penserà una burrosa Monica Bellucci a fargli cambiare idea.

Michele Placido e Robert De Niro in Manuale d'amore 3

Giovanni Veronesi fa decisamente meglio del precedente capitolo, traendo giovamento anche dalla riduzione degli episodi, e confeziona un film sincero e piacevole, molto romantico nel primo e nel terzo episodio e assolutamente irresistibile nell’episodio comico di Verdone, in forma veramente smagliante e perfettamente a suo agio con Donatella Finocchiaro, spalla femminile perfetta.

La presenza di De Niro dà ovviamente maggiore lustro al film, e la star hollywoodiana risponde con ineccebile professionalità e sincero trasporto, ma nel complesso tutti contribuiscono alla confezione di un film di assoluto intrattenimento. Merito, diciamolo, anche della formula Veronesi, rodata e sempre vincente, che nei Manuali sembra trovare l’ottimale alchimia.
Fate attenzione alle scelte musicali: da Tenco a Morgan e non solo, una colonna sonora che si fonde perfettamente con le immagini.

Per saperne di più
Il trailer di Manuale d'amore 3
Dietro le quinte del film