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Mamma Mia! Ci risiamo - La Recensione in anteprima del sequel/prequel targato ABBA

Il film basato sul musical del 2008 fallisce il bis.

23.07.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Ci sono voluti dieci anni per trovare la 'giusta chiave' che spingesse la banda di Mamma Mia! a tornare sull'isoletta greca di Kalokairi (nella realtà un mix di Scopelo e Lissa), o almeno questo è quello che ci è stato raccontato. A vedere il risultato dell'anomalo sequel/prequel, Mamma Mia! Ci risiamo, verrebbe da chiedersi: perché tanta fretta? Purtroppo il film scritto e diretto da Ol Parker (sceneggiatore dei due Marigold Hotel e già regista delle rom-com Imagine Me & You e Now Is Good) non sembra avere altre giustificazioni che le più classiche e utilitaristiche esigenze di sfruttare il successo di un titolo per attirare una parte dei fan raccolti in passato...



Ma se i 52 milioni di dollari del budget del film del 2008 furono poi più che decuplicati al botteghino, in questo caso si rischia di non riuscire a recuperare nemmeno i 75 milioni investiti nel progetto. Di chi i 'meriti' di cotanto flop? Da dividersi piuttosto equamente, a quanto pare. Sin dalle prime immagini il termine che si impone come il più appropriato per descrivere questo divertissement poco riuscito parebbe essere "innecessario"… Dal When I Kissed the Teacher iniziale (che ha almeno il merito di regalarci il cameo di Björn Ulvaeus) alla ripetizione delle dinamiche amicali che furono di Meryl Streep, Julie Walters e Christine Baranski e all'insistito e moltiplicato 'gioco delle coppie' che ci accompagna fino ai titoli di coda.

Una lunga origin story decisa più a puntare sull'effetto nostalgia che sulla storia (forzata da esigenze di produzione, nonostante un paio di colpi di scena finali), che inanella incontri e confidenze senza una convincente connessione narrativa e visuale finendo con l'ottenere un manieratissimo patchwork. Nel quale i ricordi di quel che fu vengono rivestiti di orpelli, senza creare una vera e propria cornice. I colori, il mare, le case, la salopette sono quelli che furono, ma stavolta la magia non arriva.

E il divertimento nemmeno. Anche Brosnan delude (spesso spaesato, impacciato e privato di una effettiva partner) nel confuso cast di giovani dalle interpretazioni superficiali. Lily James compresa. A salvarsi, regalandoci boccate d'aria, i soli Colin Firth e Stellan Skarsgård, oltre alla Sophie di Amanda Seyfried - in balia del continuo gioco di specchi e protagonista sui generis di un abbozzato processo di conciliazione, con e della madre - alla quale sono affidati alcuni dei migliori momenti musicali di questa sorta di Greatest Hits vol. 2.



Inevitabile che, sfruttate la canzoni più note e amate, fosse più arduo riuscire a imbastire una vicenda a partire da titoli minori degli ABBA come Why Did It Have To be Me?, Angel Eyes, Knowing me knowing you, I've Been Waiting For You, Fernando (dedicato da Cher ad Andy Garcia, espressamente scelto dall'attrice per interpretare il suo ruolo), One of Us, My Love My Life… Ma anche hits come Waterloo, S. O. S., Andante, Andante rivelano coreografie sconcertanti - nonostante il coreografo del film sia lo stesso del Mamma Mia Farewell Tour americano - non fanno che aggiungersi al novero delle malgestite transizioni e del pathos da fast food.

Mamma Mia! Ci risiamo sarà in sala dal 6 settembre 2018, distribuito dalla Universal Pictures.