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L'unica occasione delle riserve

La forza del film è proprio in questa girandola di personaggi, outsiders divertenti, bizzarri ed irrequieti ai quali viene offerta una seconda opportunità

Le riserve

14.04.2003 - Autore: Edmond
Non cè domani per le riserve, quando hai la palla in mano non puoi lasciarti sfuggire la tua occasione. Nella realtà assolvere questo compito che ogni allenatore spara nella testa del suo giocatore è quasi impossibile, ma a Hollywood ogni desiderio diventa realtà. Le riserve è un film sicuramente divertente e ben confezionato dallesperto regista Howard Deuth (Thats Amore - due irresistibili seduttori) dove un famoso allenatore di football americano (Gene Hackman), a causa di uno sciopero dei giocatori professionisti, realmente accaduto nel 1987, è costretto a improvvisare una squadra contando solo sulle riserve. La forza del film è proprio in questa girandola di personaggi, outsiders divertenti, bizzarri ed irrequieti ai quali si offre una seconda opportunità. Il ruolo chiave in questo sport - quello di quarterback - viene affidato a Shane Black (Keanu Reeves), finito a verniciare barche al porto, ma in possesso di una dote fondamentale per vincere nello sport, il cuore. Molti sono i momenti esilaranti, grazie soprattutto ad un cast davvero folto e ben assortito. Tra tutti spiccano il lottatore di sumo (Ace Yonamine) che divora uova prima delle partite e il fumatore accanito Nigel Gruff (Rhys Ifans, già coinquilino di Hug Grant in Notting Hill) fragile fisicamente ma esilarante in ogni scena di scontro agonistico sul campo. Questo gruppo di riserve non riunisce certo degli straordinari giocatori di football, ma la passione per lo sport e il desiderio di riscatto danno vita a questo divertente collage di personaggi. In un momento in cui lo sport è in una continua fase di rinnovamento, facendo i conti con la spettacolarizzazione di qualsiasi evento, e dove, soprattutto in America, ogni atleta è una star; Le riserve offre una chiave di lettura di facile apprendimento: se una squadra non riesce a vincere e se un giocatore non ha più voglia di lottare perché non far entrare dalla panchina un giocatore pronto a morire sul campo? Un campione è difficile da trovare, mentre una riserva è sempre pronta, lì, in fondo alla panchina, a prendere la sua unica occasione.  
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