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L'INGLESE

L'INGLESE

L'INGLESE, dvd

19.04.2001 - Autore: Luca Persiani/Giorgio Simoni
PROFILO CRITICO La strada di Steven Soderbergh verso la maturazione stilistica e lacquisizione di una propria cifra narrativa originale è stata lunga: dallesordio con Sesso, Bugie e Videotape a Out of Sight, il film che ha codificato definitivamente il linguaggio cinematografico del regista americano, è passato più di un decennio. Linglese mostra tutta la capacità di Soderbergh di costruire personaggi convincenti e realistici, e di mettere in scena luoghi e situazioni raccontandoli con una macchina da presa libera da qualsiasi vincolo che non sia lesigenza di rendere al meglio lemozione del momento. Nella raffinata e complessa costruzione fatta di flashback e asincronismi fra il video e laudio il regista non perde mai di vista il suo protagonista e i personaggi intorno a lui, narrandoli con precisione e partecipazione. Travestito da dramma gangsteristico, LInglese mette in realtà in scena la difficoltà di far coincidere memorie e sensazioni del passato, spesso deformate dal tempo, con la realtà del presente e le sue necessità. Il film è il tentativo di raccontare la storia di Wilson dal suo particolare punto di vista, quello di un ex carcerato che ha trascorso nove anni in prigione, sta invecchiando e ha perso la figlia, lunica cosa a cui teneva veramente nella vita. Soderbergh tenta felicemente di farci entrare dentro la testa di questo personaggio amarissimo, costruendo il film come un ibrido fatto di narrazione lineare e stranianti scatti nel mondo mentale di Wilson, situazioni che si alternano efficacemente senza soluzione di continuità. La realtà osservata dallottica dellinglese si sovrappone audacemente alla realtà di una Los Angeles assolata, bassa e vuota, spogliata dello scintillio e del glamour dellidustria spettacolo. Perfetto Terence Stamp, in una parte a metà fra la classica interpretazione di duro schizzato a là Malcom McDowell e il più profondo ritratto di un uomo che riflette con rimpianto sulle proprie manchevolezze di padre. Intelligente ed efficace lutilizzo di Peter Fonda nella parte del discografico, reduce arricchito degli anni sessnta (che ha non pochi punti in comune con la storia personale dellattore).   PROFILO TECNICO Questo titolo, una delle prime emissioni della Keyfilms è un DVD che lascia un po confusi già da quando si ha in mano il contenitore del disco: si legge che le colonne sonore disponibili, Italiano ed Inglese sono ambedue a 5.0 canali in Dolby Digital, (fatto alquanto strano, visto che al cinema il film è uscito in 5.1) mentre sono mostrati i loghi del multicanale 5.1; colpisce inoltre che il film sia presentato nel formato 1:1,33, relativo al normale 4:3 televisivo, dato che è stato proiettato nelle sale cinematografiche in 1:1,85. Superato il primo momento di perplessità, infiliamo il disco nel lettore, che per prima cosa riproduce il logo Keyfilms animato, in Dolby Digital 2.0, poi passa al Copyright Warning in italiano, ed entra finalmente nel menu, che si presenta statico e muto. Il film è diviso in otto capitoli (in verità poco per un film di un ora e mezza) Entrando in Selezione Lingue e sottotitoli, scopriamo che le tracce disponibili sono in DD 5.1 (Italiano) e 2.0 (Inglese), e che, apparentemente, sulla traccia inglese non sono escludibili i sottotitoli italiani (ma siamo riusciti a disinserirli agendo sul comando nessun sottotitolo relativo alla traccia italiana!). Assenti, invece, i sottotitoli inglesi, anche se la fascetta esterna dichiara il contrario! Iniziando la visione, ci colpisce la qualità delle immagini, ottima, con una definizione che mostra i minimi particolari, senza che siano visibili artefatti dovuti alla compressione (la grana relativa alle immagini di flashback proviene dalla pellicola, effetto questo voluto dal regista). Laudio e chiaro ed intelligibile, il fronte sonoro ben bilanciato, i bassi presenti e mai stancanti, e gli effetti posteriori presenti, anche se per la massima parte relegati alla diffusione di rumori di ambienza.   EXTRA In questa sezione trovano posto due trailers (italiano ed inglese), in DD 2.0, di qualità visiva sufficiente: in quello italiano si notano delle piccole spuntinature bianche, e viene il dubbio sia stato creato ad hoc per il DVD, poiché un titolo ci informa che Soderbergh è il regista di Erin Brockovich e Traffic fatto quantomeno strano, dato che questo film è anteriore alluscita dei titoli citati. Per linglese, la qualità visiva è appena più contrastata di quello nostrano; quattro interviste a Peter Fonda, Lesley Ann Warren, Steven Soderbergh e a Terence Stamp, tutte in DD 2.0 e sottotitolate in italiano; completano la sezione tre schede biografiche, su Soderbergh, Stamp, Fonda, e la sezione Crediti DVD. Una curiosità: per tornare al menù di sezione, bisogna premere il tasto TITLE sul proprio telecomando, altrimenti col pulsante menù bisogna sorbirsi di nuovo il logo Keyfilms e il Copyright Warning. Crediamo che un piccolo sforzo mirato a correggere in altri prodotti quelle piccolezze che in questo ci hanno lasciato perplessi, possa far diventare ottimo un prodotto già buono di per sé.      
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