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Lettere da Berlino – La nostra recensione

La lotta alle ingiustizie del regime nazista in chiave anti-eroistica. Per questo il film funziona

Emma Thompson in Lettere a Berlino

Emma Thompson in Lettere a Berlino

17.10.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Un dramma storico austero, tratto da un celebre e precoce libro antinazista, Ognuno Muore Solo di Hans Fallada, ci racconta con puntualità il terrore della gente comune nei confronti del regime nazista. Siamo infatti a Berlino nel 1940, e Otto e Anna Quangel, dopo la morte in guerra del loro unico figlio decideranno di cominciare a ribellarsi alle ingiustizie del regime nazista.

Lo faranno scrivendo cartoline anonime con messaggi profondamente anti-Fuhrer e disseminandole in diversi quartieri della città. Una pratica che così configurata aiuterà i coniugi a ritrovarsi sul piano affettivo e sentimentale. In Lettere da Berlino a dare voce a questi due personaggi dalla quotidianità umile, dal basso profilo, non siamo di fronte infatti alla fisionomia di due eroi, sono gli attori Emma Thompson e Brendan Gleeson, mentre a Daniel Bruhl è affidato il ruolo dell’investigatore incaricato dal Terzo Reich di trovare il famoso autore delle cartoline sovversive.

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Come possiamo quindi considerare questo adattamento del celebre romanzo che si concentra soprattutto sul sentire delle persone comuni? Da questo punto di vista Lettere da Berlino è un’opera riuscita, piena di personaggi vivi e priva al contrario di stantia retorica.

É un bene per quello che appare come un dramma tutto orizzontale, cioè che si svolge prendendo come oggetto del racconto la quotidianità del 'popolo' e che trova il suo equilibrio raccontando nelle pieghe della Storia, la storia di amore e di riavvicinamento tra due personaggi. Fa bene così.

Del resto, la rappresentazione del regime nazista e dei suoi metodi brutali di oppressione, è un dato che almeno al cinema è rimasto tristemente noto con un proliferare di pellicole che sul tema hanno fatto la storia. Per ricordare oggi e per fare in modo che il pubblico continui ad appassionarsi a questo tipo di storie che appartengono alla memoria cronologica del mondo è opportuno trovare nuove chiavi. E Lettere a Berlino di Vincent Pérez, lo fa con puntualità, pathos e originalità. E si tratta davvero di un film da vedere. 

Lettere da Berlino, in uscita il 13 ottobre è distribuito da Videa.
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