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La verità, vi spiego, sull'amore - La nostra recensione

Ambra Angiolini, Carolina Crescentini e Giuliana De Sio sono le regine di una storia fin troppo comune e poco valorizzata

21.03.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Inevitabilmente il titolo del nuovo film di Max Croci (Poli opposti, Al posto tuo) non potrà non richiamare alla memoria il La verità vi prego sull'amore con cui nel 2001 Francesco Apolloni raccontò le vicissitudini sentimentali di dodici personaggi alle prese con amore e relazioni. Ma il suo La verità, vi spiego, sull'amore di intrecci ne ha ben pochi, decisamente meno, praticamente uno solo, ché anche le vicende dei personaggi di contorno finiscono per non essere altro che satelliti rispetto alla storia di Dora e Davide, la coppia protagonista interpretata da Ambra Angiolini e Massimo Poggio.



Gente Comune a Torino (dove il film è ambientato), insomma, e storie di tutti i giorni (tanto per continuare con le citazioni) dalle quali però risulta davvero difficile trarre le utili lezioni che il titolo promette, e che - a tratti - alcuni personaggi sembrano voler azzardare. La crisi del settimo anno nella quale si dibattono i due protagonisti è infatti delle più classiche, tra maternità complicate e non detti che dovremo attendere la fine del film per veder risolti. Ma anche la sequenza di accadimenti e di personaggi a seguire non offre molto a quanto vissuto da chiunque o raccontato dalla saggezza popolare.

Tra opposti che si attraggono e seducenti milf (o "zoccole", secondo la nonna Mimì di Pia Engleberth), lo sviluppo procede confermando l'impressione di una doppia anima, un Giano bifronte nel quale personaggi gradevoli e istintivamente simpatici non riescono mai a convincere completamente, per costruzione più che per caratterizzazione. Esemplare il caso della Sara di Carolina Crescentini, apprezzabile e concentrata ma alle prese con un personaggio che avrebbe potuto esser scritto meglio. Come alcune battute



Ma il problema principale sembra essere proprio nel 'dettaglio', in generale, ché ampliando il campo e l'osservazione il giudizio migliora. Grazie a un uso divertente della 'quarta parete' da parte di una autoironica Ambra e a certe tipizzazioni da commedia statunitense (come quelle dei 'surfisti da divano' e delle mamme 'al parco in grappoli', tra "speed date", "madre Teresa", "una su mille ce la fa" e "Nostradamus"), ma soprattutto a uno sguardo inusuale sulla sindrome di Peter Pan declinata al femminile (con uomini pazienti o capaci di rovesciare in positivo la propria creatività fanciullesca) e a una irresistibile Giuliana de Sio, scatenata e irriducibile 'Nonna' pronta a sfidare le 'prede' più giovani sulla pista da ballo e non nel cambio dei pannolini.

Purtroppo il risultato finale - a prescindere dalla fedeltà al testo originario o dalle licenze prese - sconta certi impacci evidenti, e qualche spaesamento di troppo. Una incapacità a mettersi in discussione da parte di alcune figure che in qualche modo zavorra l'evoluzione e le fa procedere per strappi, facendone maschere di una commedia leggera. Superficiale, in un certo senso, non deteriore, se intesa come alleggerita da sovrastrutture e dalla pesantezza con cui certi temi vengono spesso trattati. E comunque capace di regalare momenti piacevoli e belle immagini.


La verità vi spiego sull'amore, in sala dal 30 marzo, è distribuito da Notorious Pictures