NOTIZIE

La stampa USA: Transformers 4 è tronfio, caotico ma meglio dei precedenti

Il nuovo, lunghissimo e iper-spettacolare blockbuster di Michael Bay divide i giornalisti in patria

Transformers 4

23.06.2014 - Autore: Marco Triolo
Transformers 4: L'era dell'estinzione non è ancora uscito nelle sale, ma già sta dividendo la stampa americana. Era ovvio: di fronte a un film di Michael Bay, e specialmente ai capitoli della saga Hasbro, è impossibile rimanere imparziali. O li si ama per quello che sono, tecno-pornografia tendente al product placement, oppure li si odia a morte.



Ricade nella prima categoria Drew McWeeny, critico di punta del sito Hitfix, che scrive: “Transformers è, per certi versi, uno dei franchise meno cinici in circolazione, perché Bay sa che sta vendendo un prodotto e lo vende dando fondo a tutte le sue capacità”. Il prodotto in questione sono ovviamente i giocattoli Hasbro, che hanno dato vita anche alla famosa serie TV anni '80 il cui unico scopo era quello di vendere i giochi, ma che nonostante tutto ha creato una mitologia ripresa dai film stessi. “Questo film è stracolmo di immagini fantastiche, molte delle quali incoerenti a livello narrativo, ma così incredibili che è semplicemente impossibile lamentarsi di quanto la storia sia bizzarra”. Storia che, comunque, sarebbe meno assurda che nei precedenti capitoli: “La parte umana ne soffre, e non è una sorpresa, ma ci viene risparmiato quel nauseante senso dell'umorismo del film precedente”. “Credo che questo film sia un grande passo nella giusta direzione”, conclude McWeeny.



Curioso come Clarence Tsui di The Hollywood Reporter attacchi proprio quel sense of humour che secondo McWeeny sarebbe assente, stavolta: “Non è un buon segno che la sceneggiatura di Ehren Kruger sia piena di gag ironiche e auto-referenziali sulla premessa del film e sul regista”, con battute sui sequel e su Armageddon, celebre film di Bay di cui questo riprende la dinamica famigliare dei trio di protagonisti. “Ci sono molti trucchi 3D allo stato dell'arte, e il film è un deciso miglioramento rispetto al caos disumano dei due ultimi episodi – continua Tsui – ma quest'ultimo capitolo è talmente tronfio da suggerire che Michael Bay e soci stiano faticando parecchio a ringiovanire la premessa”. Tsui definisce il film “tedioso e mediocre”, affermando che “non ha né gli sporadici momenti di comicità nati dall'interazione tra umani e robot del primo film, né raggiunge l'iper-sensazionalismo che faceva del secondo e terzo capitolo delle vetrine di demolizione gratuita”. E conclude: “A essere estinta è solo la consapevolezza del pubblico, dopo un bombardamento di tre ore fatto di personaggi sovreccitati, brutte one-liner e battaglie che raramente si innalzano sopra la banalità”.


Michael Bay e il suo cast alla conferenza stampa di Hong Kong, dove si svolge il finale del film.

Più in linea con lo stupore quasi infantile (in senso buono) di McWeeny è Maggie Lee di Variety: “Sono i robot – dotati qui di una fisicità piena di carattere e connotati facciali quasi umani – a dare peso emotivo al film. La carismatica leadership di Optimus Prime e la sua incrollabile compassione per gli umani fanno nuovamente da ancora morale”. “L'Industrial Light & Magic fornisce ancora una volta un'orgia di effetti speciali e animazione”, mentre tra gli umani, “solo Stanley Tucci ha un arco caratteriale definito, nella sua evoluzione da sarcastico ruolo comico a personaggio a tutto tondo e con una coscienza”.

Insomma, la storia è sempre la stessa: a seconda della vostra inclinazione, gli stessi elementi potranno essere visti come positivi o negativi. Una cosa è certa: con i suoi 166 minuti di durata, Transformers 4 è un colosso visivo che rischia di schiacciare il pubblico come un macigno. Bisogna essere degli spettatori navigati per saper evitare i detriti e arrivare al finale. Alcuni ci riusciranno godendosi la corsa, altri usciranno dalla sala stremati.

Transformers 4: L'era dell'estinzione, in uscita il 16 luglio, è distribuito in Italia da Universal Pictures. Qui sotto ne potete vedere il trailer.