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La recensione di Contromano, da Albanese la soluzione al problema immigrazione 

Il comico lombardo divide la scena e trova la quadratura del cerchio nel triangolo messo in scena in una commedia garbata e leggera.

30.03.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Antonio Albanese lo ha detto esplicitamente, alla base della scelta di dirigere e interpretare il suo nuovo Contromano c'era sostanzialmente una necessità: di raccontare un'Italia diversa, cambiata, quella nella quale vive e nella quale inizia a sentire la mancanza di civiltà, e di garbo ("un termine da sostenere", dice). E per farlo ha scelto una storia che sembra offrire una deriva diversa di un contenuto piuttosto convenzionale, e che proprio per la leggerezza e la delicatezza alla base del progetto, riesce a far emergere il meglio dai nostri tre eroi.



Con lui ci sono Alex Fondja e Aude Legastelois (nota ai più come compagna di Mathieu Kassovitz), protagonisti alla pari. E 'responsabili' di una molteplicità, una condivisione della scena, che al di là della perfezione implicita nel numero ('tre', appunto) tutto sommato riescono a dare qualcosa di più al film. Lo aiutano a essere migliore, sicuramente di altre prove, soprattutto dietro la macchina da presa, del regista di Lecco. Ché piaccia o non piaccia spesso abbiamo visto Albanese fin troppo presente - e dominante - nelle sue storie.

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In questo caso, invece, per quanto sia di fatto sempre lui il motore nella vicenda lo vediamo da subito impegnato in una dialettica tra lui e il suo 'concorrente sleale' immigrato (come vediamo nel duetto della clip esclusiva) capace di estendersi al piano narrativo, con la dinamica che si sviluppa tra i tre soggetti di questo lungo viaggio. Nominalmente  un road movie, ma le cui tappe, non solo geografiche , sono anche quelle dei diversi atteggiamenti, dell'evoluzione dei personaggi e dei rapporti tra loro, dei segreti, dei cambi di direzione, di opinione e di intenzioni.



Alla fine, la conclusione non può essere che lieta ed edificante, per quanto pronosticabile per alcuni. E per quanto tutto sommato la definizione di 'originale' possa apparire un po' eccessiva in questo caso, è indubbio che la convenzionalità di cui parlavamo e la prevedibilità di certi esiti non arrivino a prendere il sopravvento sui temi e sulle lezioni 'esemplari' che ci vengono mostrate, trasmesse, ma senza condizionare il risultato finale. Che è comunque gradevole e, azzardandosi a spendere un aggettivo ormai desueto, anche intelligente.

Contromano, in sala dal 29 masrzo, è distribuito da 01 Distribution.