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La principessa e il ranocchio

Un film intenso e fragoroso, che segna il ritorno in grande stile della Disney al cinema che l'ha resa la grande creatrice di sogni.

La principessa e il ranocchio - Locandina

16.12.2009 - Autore: Adriano Ercolani
Dopo anni di capolavori targati Pixar, dopo l’esplosione dell’animazione realizzata al computer ed adesso del 3-D, la Disney sceglie di tornare all’antico e ripropone un lungometraggio che torna all’antico (passateci il termine improprio) e regala al pubblico lo spettacolo ancora del tutto affascinante della bidimensionalità.

La principessa e il ranocchio

John Musker e Ron Clements, artefici in passato della “rinascita” della Disney con “La Sirenetta” e “Aladdin”, tornano a dirigere questo nuovo capitolo Disney con la scioltezza e l’inventiva che ha contraddistinto i loro migliori lavori. La forza de “La principessa e il ranocchio” sta nell’essere perfettamente “classica” nel senso buono del termine, ed al tempo stesso assolutamente moderna nella costruzione dei ritmi narrativi e delle sottotrame per nulla scontate, al contrario capaci di parlare al pubblico più giovane proponendogli tematiche “adulte” seppur in maniera lucidissima.

La principessa e il ranocchio

Insomma, il ritorno al 2D di questa nuova produzione targata Disney non significa assolutamente un passo indietro rispetto ad esempio ai più recenti capolavori Pixar, ma arriva al contrario a dimostrare che una convivenza tra i due modi di intendere l’animazione è più che possibile, anzi auspicabile. Quando dietro a qualsiasi tipo di prodotto c’è creatività, inventiva, poggiate sulle basi solide di una buona sceneggiatura, ecco che il modus operandi è importante ma non fondamentale.

La principessa e il ranocchio

Ne “La principessa e il ranocchio” ad esempio lo script permette ai magnifici personaggi di contorno di non svilupparsi in superficie come semplici macchiette, ma include ognuno di loro nei vari snodi narrativi che puntellano l’evolversi della trama. Ed ecco allora che figure divertentissime come la svampita Charlotte, il coccodrillo Louis o la lucciola Raymond diventano veri e propri caratteristi di supporto, oltre che protagonisti di gags impagabili.

La principessa e il ranocchio

Per l’animazione durante le feste natalizie del 2009 “La principessa e il ranocchio” è sicuramente il film da non perdere, elegante nella sua estetica vagamente retrò (o siamo noi che non eravamo più abituati a vedere un classico film Disney al cinema?) e contemporaneo nei temi trattati e nel ritmo scatenato con cui gli eventi vengono raccontati. Un film intenso e fragoroso, che segna il ritorno in grande stile della Disney al cinema che l’ha resa la grande creatrice di sogni che ancora oggi è con pieno merito.

La pellicola sarà distribuita nei cinema dal 18 dicembre.

Per saperne di più
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