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La canzone del mare – La nostra recensione

Una favola dalla struttura ricercata che riscopre il patrimonio artistico irlandese con garbo e pathos

La canzone del mare

La canzone del mare

16.06.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Un'opera di animazione dalla filosofia ambientalistica e folcloristica che ben lontana dal lavoro delle mega produzioni, ci restituisce il fascino e la voce della natura. Questo è La canzone del mare, film di animazione candidato ai premi Oscar e diretto dal regista irlandese Tomm Moore.
 
La canzone del mare ha una poesia sottile propria, una linea grafica essenziale e garbata che nella storia del bambino Ben e della sua sorella foca Saoirse, l’ultima bambina appartenente alla mitologia delle Selkies, personaggi tipici del folklore irlandese, fa in modo che il pubblico ritrovi lo stupore per la riscoperta del patrimonio culturale rappresentato da leggende e folclore locale.
 
E in effetti questa pellicola intensa e delicata è fortemente ancora alle tradizioni e all'immaginario dell'Irlanda. Oltre al riferimento della mitologia Selkies, convivono in La canzone del mare altri temi cari alla tradizione favolistica nordeuropea. Ed è per questo aspetto che richiama ai miti tradizionali, accompagnato da un disegno semplice e ispirato ai paesaggi dell’artista Paul Henry, che La canzone del mare è un lavoro vicino per intensità e etica al caro Hayao Miyazaki.
 
Specialmente per quel che riguarda il richiamo alla sacralità della natura, che l’uomo di ieri considerava talmente importante da darle forma umanoide attraverso la costruzione dei miti. Così con questa ambizione politica e pedagogica va avanti il film; dove tutto si richiama al paesaggio e alla storia dell'Irlanda - canti compresi - cercando di veicolare temi universali come il rispetto dell’ecosistema e valore della famiglia.
 
Il film  riesce nell’intento di raccontare una storia piena di pathos con un’intensa magia e attraverso una fattura raffinata che non fa rimpiangere le grandi produzioni americane. Unico difetto è che spesso questi miti sono poco conosciuti al grande pubblico internazionale e il tessuto narrativo del testo non sempre li riassume con chiarezza. Ma è poco importante; perché le belle storie di La canzone del mare ci trasportano in una natura irlandese cupa e allo stesso tempo reale e vitale che non annoia ma emoziona. 
 
La canzone del mare, sarà in sala dal 23 giugno distribuito da BOLERO FILM.

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