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Io prima di te - La recensione in anteprima

Le star di Il trono di spade e Hunger Games danno vita alla fantasia dell'autrice più Romantica in circolazione

17.07.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
C'è di tutto nella lista che la giovane Lou prepara per ridare entusiasmo al suo 'assistito' William Traynor in Io prima di te, e c'è tutto in quella che l'autrice della storia originaria e sceneggiatrice del film deve aver preparato all'atto di sedersi davanti al fatidico foglio bianco. Tutto quello che potremmo aspettarci da una storia del genere, firmata dalla due volte vincitrice del premio Romantic Novel of the Year Award da parte della Romantic Novelists' Association, e scelta da Metro-Goldwyn-Mayer e New Line Cinema per attirare il numeroso pubblico di tanti successi recenti, da Colpa delle stelle, Quel fantastico peggior anno della mia vita e Quasi amici in poi…



La presenza della Khaleesi di Game of Thrones (Emilia Clarke) e del Finnick di Hunger Games (un buon Sam Claflin, per quanto aiutato dal ruolo) fanno parte di scelte di casting oculate, come anche quella del Charles Dance cinico e sanguinario Tywin Lannister, sempre di Il trono di spade, nei panni del padre facoltoso del giovanotto tetraplegico costretto su una sedia a rotelle da un drammatico - quanto annunciato - incidente. Ma tutto fa parte di un prodotto ben confezionato che sicuramente soddisferà i fan del genere, come da tempo fa la produzione della londinese Pauline Sara Jo "Jojo" Moyes, passata da 'Innamorarsi in un giorno di pioggia' (2002) a 'L'ultima lettera d'amore' (2010), 'Luna di miele a Parigi' (2012), 'La ragazza che hai lasciato' (2012), 'Un weekend da sogno' ('Paris for One', 2015) e il 'Dopo di te' (2016) nel quale continuano le vicende narrate dalla storia in esame.

A scorrerne le sinossi non si può non notare come in ciascuno si ritrovino elementi che fanno la 'forza' di questo Io prima di te (dai particolari 'risvegli' dopo un incidente, agli aiuti a famiglie in difficoltà, fino alla necessità di voltare pagina o il ricorrere di Parigi come icona romantica, come da epilogo alla 'Pont Neuf'), e la sensazione di essere trote in una peschiera cresce ulteriormente… Sarà che per l'esordio di sceneggiatrice e regista (la Thea Sharrock arrivata da un paio di episodi televisivi) si sarà voluti andare sul sicuro… ma dal prevedibile cinismo dissacrante e rabbioso dell'ovviamente bello protagonista alla giovane ingenua e di cuore che riesce a superarne le difese trattandolo (male) come nessuno lo tratta più, dal fidanzato di lei distratto e 'limitato' alla volontà di sacrificarsi per l'altro a tutti i costi e ai siparietti volutamente 'folli' e 'ribelli', diventa sempre più difficile riuscire a vedere oltre i clichè via via che il film procede.



Ed è un peccato, perché al di là dei divertenti momenti dedicati al Tea come panacea per ogni male e alla rivelazione del Pesto (in fondo anche questi clichè molto british) nel film si affrontano temi come la libertà di scelta, l'eutanasia, il suicidio assistito. Temi che non serve sottolineare perché si impongano all'attenzione e che è sicuramente un merito aver trattato, ma che lasciano l'impressione di essere ennesime voci in una lista 'furba' redatta a tavolino e che probabilmente resteranno meno impressi in buona parte del pubblico del breve monologo sulla condanna a una stereotipata vita matrimoniale o dell'ammiccare al pubblico più cinefilo (con il riferimento a sottotitoli e Almodovar) con una paradossale stigmatizzazione dello snobismo inserita nel momento più snob del racconto.

Peccato che il film stesso e la sua autrice non abbiano fatto proprio il consiglio del buon Will di sfruttare al pieno il potenziale che vi si intuisce…

Io prima di te, in sala dal 1 settembre 2016, è distribuito da Warner Bros.