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In viaggio con Aldo, Giovanni, Giacomo

In viaggio con Aldo, Giovanni, Giacomo

Aldo, Giovanni...

19.12.2000 - Autore: Adriano Ercolani
Milano. Sono le 5:15 del 15 settembre del 2000. Giovanni dorme sulla poltrona con la TV accesa davanti a lui. Suona il campanello: è Giacomo. I due non si vedono da tre anni, e tra loro non corre buon sangue; purtroppo il vecchio compagno non porta buone notizie, e racconta che Aldo è in fin di vita, in Sicilia. Contro voglia Giovanni si lascia convincere a partire ma, quando alla stazione ferroviaria trova Marina che li aspetta, la situazione rischia di precipitare: infatti è proprio Marina il motivo del litigio tra due. Alla fine i tre partono e durante il viaggio ripercorrono la storia di Aldo, Giovanni e Giacomo, attori strampalati, che sognano di mettere in scena il Cyrano de Bergerac, mentre si barcamenano tra lavori insulsi, fidanzate oppressive, magazzini trasformati in abitazioni, gite in bicicletta e partite di pallacanestro. Veniamo a sapere della love story sbocciata tra Giovanni e Marina, e di come un bacio furtivo tra la ragazza e Giacomo abbia mandato in frantumi la loro amicizia. Intanto il treno corre verso la Sicilia   Il commento Giunti ormai al terzo film, i tre comici dimostrano di essere maturati sotto ogni profilo. La regia è senza dubbio più sicura e ben dosata che in passato, ed in questo senso probabilmente molto si deve alla collaborazione del fido Massimo Venier; gli attori hanno capito che continuare a snocciolare tutto il loro repertorio macchiettistico alla lunga avrebbe stancato, e si impegnano a dare ai personaggi un certo spessore, anche grazie a recitazioni piuttosto contenute (naturalmente nei limiti del possibile): sotto questo punto di vista è evidente la bravura della Massironi, a cui le esperienze con registi come Soldini o Piccioni non possono non aver giovato. La cosa che sorprende di più è la costruzione di una buona sceneggiatura, equilibrata nellalternare momenti comici e malinconici, e funzionale nella scelta delluso dei numerosi flashback, che costruiscono la vicenda ad incastri. Di buon ascolto anche la colonna sonora di Samuele Bersani. Certo, non è un film perfetto (in effetti, la storia si perde alcuni spunti interessanti per strada), ma abbiamo notato comunque come laffiatato gruppo stia cercando di non essere ripetitivo e banale, e soprattutto cerchi di migliorare la propria opera anche sotto il punto di vista cinematografico, pregio che ai comici televisivi di oggi non si può certo attribuire   In sintesi Il film alterna coerentemente momenti molto divertenti ad altri malinconici. La formula non stanca. Sotto laspetto puramente filmico si notano dei miglioramenti, e soprattutto si ride abbastanza, senza cadere nel deja-vu della solita formula vista in televisione.   Il giudizio Divertente, ben scritto, diretto e recitato. Un passo avanti incoraggiante.   Per conoscere il finale clicca su SEGUE
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