Il talento di Adrien

Ero cattivo, ribelle e  crescevo  con una furiosa immaginazione. Credo che un attore fosse sempre dentro di me.

Richie, Wladyslaw Szpilman, Noah Percy, Jack Starks, Jack Driscoll sono solo alcuni dei personaggi a cui Adrien ha dato il volto. Un volto unico, dolce, malinconico a volte folle, ma sempre pieno di una carica che portano dentro solo i grandi.
Nato a New York negli anni ’70, precisamente il 14 aprile del ‘73 nel quartiere allora malfamato del Queens, Adrien grazie al sostegno della madre, la fotoreporter ungherese Silvia Plachy, frequentò l’Accademia d’Arte Drammatica.
Adrien oggi vive con un  chihuahua ribattezzato Ceelo ed oltre ad essere uno degli attori più richiesti del mercato,  produce giovani autori musicali ed ama l’hip-pop.
Dopo una piccola parte in New York Storie nel 1989 e molta televisione, la carriera di Adrien cambiò passo nel 1998 con il film La sottile line rossa dove nonostante alcune delle sue scene furono tagliate per la durata eccessiva del film, Adrien si fece notare in giro.
Lo chiamò subito Spike Lee per offrirgli una parte nel film corale Summer fo Sam. Il film, un cult assoluto, lanciò il giovane Adrien come uno degli attori emergenti più interessanti di tutta la nuova generazione. Prima di lavorare con Polanski, Adrien Brody ha girato con  Barry Levinson Liberty Heights e con Ken Loach Bread and Roses.
L’apice Adrien ovviamente lo raggiunge con la straordinaria interpretazione del pianista polacco Wladyslaw Szpilman che sfugge ai nazisti suonando Chopin. E a soli 29 anni diventa il più giovane attore ad aver mai vinto un Oscar.
Paragonato della stampa a De Niro e Al Pacino, Adrien è ora per la prima volta interprete in un kolossal americano. Nella nuova versione di King Kong firmata da Peter Jackons, Adrien infatti interpreta il ruolo rivisitato di Jack Driscoll. Il film uscirà nelle sale il prossimo Natale. 
In questi giorni è nelle sale italiane con l’interessante film prodotto da Clooney e da Soderbergh The jacket dove interpreta un soldato reduce dal  Golfo che sottoposto a dei duri esperimenti viaggia nel tempo cercando la salvezza. “The jacket” pur non essendo un capolavoro è uno dei film più interessanti di questa stagione.
Parlando di Adrien Brody una cosa è certa, il suo nome è sinonimo di qualità.