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Il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli

Il signore degli anelli

16.01.2002 - Autore: Ludovica Rampoldi
\"...Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli...\"     Accontentare i milioni di tolkeniani integralisti sarà unimpresa ardua. Eppure Peter Lord of the rings Jackson, come è stato ormai ribattezzato, alle avventure azzardate sembra avvezzo: solo con una buona dose di coraggio un regista avrebbe potuto immaginare di trasporre uno dei libri più fantasiosi e amati da vasta schiere di fedelissimi, in piatta celluloide. Come se non bastasse, Jackson ha deciso di girare i tre episodi della trilogia contemporaneamente, impresa in cui nessun regista si sia mai cimentato, mettendo a dura prova i nervi e la sua forma psicofisica. Il risultato, tuttavia, sembra dargli ragione.   Con un budget astronomico (300 milioni di dollari, un record) Jackson ha trasformato la Nuova Zelanda nella mitica Terra di Mezzo, popolandola di hobbit, nani, elfi, maghi e troll, rispettando la diversità culturale e linguistica tracciata da Tolkien, e riuscendo nella difficile impresa di risultare credibile.   La Compagnia dellAnello, il primo episodio da cui si dipana la trilogia, ci introduce nella Contea di Hobbiville dove vive Frodo Baggins, giovane fin troppo entusiasta e curioso per essere un hobbit. Frodo diventa il Possessore del mitico Anello Assoluto di millenaria discendenza, creato da Sauron, loscuro signore di Mordor, per regnare incontrastato sui popoli della Terra di Mezzo. Lanello è potentissimo, ma ha dentro di sé una forza oscura, capace di ammaliare e sedurre, e vuole ritornare nelle mani del suo oscuro creatore. Consigliato da Gandalf, potente mago Istari, Frodo decide di distruggere lanello, gettandolo tra le fiamme del Monte Fato. Per riuscire nellimpresa avrà a disposizione una compagnia eterogenea: i suoi amici hobbit Sam, Merry e Pippin, il saggio Gandalf, i coraggiosi Aragorn e Boromir, labile elfo Legolas, e la forza del nano Gimli. Intorno alla Compagnia si agitano le oscure forza del male come i Ringwraiths, neri cavalieri né vivi né morti, dannati a vivere nella zona crepuscolare di Sauron, che cercano di sottrarre lAnello alla Compagnia.   Nella fame favolistica che ha caratterizzato questo inizio danno, Il signore degli Anelli sembra destinato a diventare lantagonista di Harry Potter, sia sul fronte cinematografico che su quello del merchandising: un grande battage pubblicitario e il lancio di mille gadget, pupazzi, spade, giochi da tavola sta accompagnando luscita del film. Nella lotta a colpi di super poteri il mago bambino cede il passo allhobbit dai lunghi piedi pelosi: nel testa a testa delle sale americane ormai pochi miliardi di dollari li separano, e il Signore degli Anelli, dopo quattro settimane al primo posto della vetta, non sembra terminare la sua ascesa. Merito di un grande cast, di una sceneggiatura che rende giustizia alloriginale, e di un team che ha saputo ricreare quelle atmosfere rarefatte, oniriche ma iperrealistiche delle avventure tolkieniane.