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Il premio, recensione: delude il nuovo film di Alessandro Gassmann con Gigi Proietti

Stereotipi poco comici e molto banali. Un’occasione persa 

il premio

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05.12.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Il rapporto con la ‘grandezza’, intesa come genialità e come eredità di sangue con la quale necessariamente devono confrontarsi sia i figli qualunque, sia i figli d’arte, sono i temi principali al centro del nuovo film di Alessandro Gassmann.

La pellicola racconta del viaggio di una famiglia strampalata al seguito del geniale padre, il premio Nobel fittizio Giovanni Passamonti (Gigi Proietti), tra l’Italia e la Svezia, e ha alcuni presupposti nobili e azzeccati da grande racconto intimo e personale.



Tra questi soprattutto il richiamo all’autobiografia di Alessandro Gassmann e al rapporto con il padre Vittorio. Uno spunto che aspettiamo tutto il tempo di vedere realizzato e approfondito e che puntualmente viene deluso. Sì perché la commedia è un racconto banalotto e senza alcuna lode che da una storia corale e on the road prende spunto per raccontare senza alcuna fantasia situazioni irriverenti che dovrebbero nascere sia dal confronto tra la semplicità di Oreste (Gassmann) e la caratura morale di Giovanni (Proietti), sia da un continuo confronto tra il clima italiano e quello nordeuropeo. Quest’ultimo infinitamente più civilizzato, verde e ordinato rispetto al caliente e spesso inopportuno spirito latino. Alla fine però entrambi i presupposti comici si risolvono in una serie di gag già viste.



Al centro vengono messe le pruderie degli uomini sulla scena, le corna esibite, gli incesti e l’intera scena ricorda il tono sempliciotto di un cinepanettone fuori stagione. Dispiace vedere un simile spreco di energie di bravi attori, Anna Foglietta è forse il personaggio più originale del film, Gigi Proietti rende raffinato un personaggio scritto con pochi essenziali tratti rustici e anche Gassmann autoironico sulla propria estrazione di uomo comune a confronto con il genio, fa comunque una buona prova. Ma la noia è dietro l’angolo. Unico spunto originale del film è l’aver erotizzato la figura di Matilda De Angelis. L’abbiamo vista nascere sullo schermo bambina e la ritroviamo qui seducente e donna. Una novità.
 
Il premio, in uscita il 6 dicembre, è distribuito da Vision Distribution.