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Il nostro Natale

Il nostro Natale

cannes

13.12.2001 - Autore: Ludovica Rampoldi
Un film di Abel Ferrara Con Lillo Brancato, Drea De Matteo e Ice-T Usa, 2001     Natale è un modo come un altro di affollare il mercato, cinema compreso. Se i film di Natale si combattono a colpi di incassi e di effetti speciali, a dispetto del titolo Il nostro Natale è tuttaltro che un film natalizio. O meglio, è un film natalizio deformato e rovesciato, un sogno di abeti innevati e doni sotto lalbero che diventa un incubo di corruzione e decadenza.   Abel Ferrara ci presenta il suo Natale, ci introduce nellambiente caldo di una famiglia unita e amorevole. Lei è una bellissima portoricana, lui è dominicano (per tutto il film non conosceremo i loro nomi); insieme hanno una bella casa, una figlia che amano, un costante e premuroso rapporto con i bizzarri e ciarlieri parenti ispanici. Ma la caratteristica principale della coppia è la grande, solerte, devozione al lavoro: il traffico di droga, attività alla quale si dedicano con la meticolosità di un ragioniere. Nel periodo di Natale, un fatto spiacevole frantuma il dorato equilibrio della famiglia: durante un incontro di lavoro, lui viene rapito dai suoi concorrenti. La donna viene avvicinata da un gangster nero e razzista, che le chiede un enorme riscatto. Il problema è che siamo a Natale, e quasi tutte le persone che i due hanno aiutato in questo periodo sono fuori...   Il film si svolge nella New York del 1993, il periodo del sindaco David Dinkins, una fase che Ferrara ha definito di totale isteria collettiva. Prima dellamministrazione Giuliani, prima della tolleranza zero, quando le strade erano ancora selvagge e fuori controllo. Quello di Ferrara è un viaggio sociale, uno squarcio di umanità analizzato con un occhio algido e descrittivo.   Il trasgressivo e apocalittico regista italo-irlandese-americano abbandona i deliri visivi delle sue allucinazioni e fa un film sulla famiglia, a suo modo. E sulla sua visione del sogno americano, che i due protagonisti hanno cercato disperatamente di afferrare, emigrando dai rispettivi paesi dorigine, ma che hanno potuto cogliere solo con leroina e la sua compravendita: potrebbero rinunciare ai rischi della vita da trafficanti, ma cè laffitto da pagare, i parenti da aiutare, la bambina da mandare alla scuola privatadavvero impensabile rinunciare a tutto questo.   In definitiva Il nostro Natale è un bel film, asciutto, freddo, ben recitato da Lillo Brancato (scoperto da De Niro in Bronx) e Drea De Matteo (arrivata al successo con la serie tv The Sopranos), anche se non aggiunge nulla di nuovo alla produzione di Ferrara. Per gli amanti di Abel il maledetto il prossimo appuntamento al cinema sarà il prequel di King of New York, dove vedremo ladolescenza del protagonista e il suo viaggio al cuore della Grande Mela, dove diventa il re incontrastato dei trafficanti di droga.