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Il film del mese: Gran Torino

Ecco il grande ritorno di Clint Eastwood, applaudito in patria all'unanimità da pubblico e critica. Una pellicola che parla di onore ed espiazione, di giustizia e di famiglia. Assisterete alla performance di una vita. Dal 13 marzo nei cinema.

Il film del mese: Gran Torino

01.03.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Vi siete mai imbattuti in qualcuno con cui non avreste mai dovuto cazzeggiare? Quel tipo sono proprio io” – Walt Kowaski (interpretato da Clint Eastwood) in una scena di “Gran Torino”.

A 78 anni è uno dei registi più prolifici di Hollywood e il suo cinema si basa su una semplice regola: non sbagliare mai. Ed è così che Clint Eastwood continua a realizzare, uno dopo l’altro, dei lungometraggi indimenticabili, riconfermandosi come grande autore americano. E dunque, come non scegliere “Gran Torino” come nostro film del mese? Sono passati quattro anni dall’ultima volta che abbiamo visto il suo volto sul grande schermo, e adesso Clint torna a dirigersi da sé in una nuova incredibile prova d’attore. “Gran Torino è un film così bello che non può essere dimenticato” – ha scritto la rivista britannica Empire; mentre il Wall Street Journal afferma che  “Questo film vi mostra ogni movimento del volto di Eastwood: sorrisi, lamenti e perfino momenti in cui ringhia… questa è la performance della sua vita!”.

Uscito in America lo scorso gennaio, “Gran Torinoha già incassato in patria ben 137 milioni di dollari (ne è costato ‘solo’ 35): si tratta del più grande incasso di tutta la carriera di Clint Eastwood. Nel film lo vediamo nei panni di Walt Kowalski, veterano della guerra di Corea, un uomo odia tutto e tutti: “Ha problemi con i suoi figli – racconta il regista – con la chiesa e specialmente con gli immigrati”. Walt è un vedovo infelice che, suo malgrado, si ritrova come vicini di casa una famiglia asiatica. La Ford Gran Torino del titolo (la stessa auto di “Starsky & Hutch”) è quella che il giovane vicino Thao tenta di rubargli come prova d’iniziazione per entrare in una gang di quartiere. Il furto non va in porto, e Thao si ritrova il fucile del vecchio puntato in faccia… ironia della sorte, tra lui e Walt nascerà un’amicizia. Il vecchio burbero scoprirà di non essere poi così diverso da quella gente e deciderà di proteggere il giovane dalla gang che minaccia il vicinato.

E’ come se l’ispettore Callaghan fosse tornato in spirito – ha scritto Manhola Dargis del New York TimesIl volto di Eastwood è monumentale, una faccia così rugosa e sgualcita che sembra proprio come legno pietrificato! Parole come pietra e acciaio sono le uniche che ci vengono in mente nel descrivere la forza e l’importanza di Eastwood”. Anche il Los Angeles Times lo ha acclamato. Kenneth Turan ha infatti scritto: “A 78 anni Eastwood può pronunciare la battuta: 'levati dal mio prato' con lo stesso tono minaccioso di 'Coraggio, dai, fatti ammazzare'… e quando esclama 'bucherò la tua faccia' e poi andrò a dormire come un bambino'… è proprio come se intendesse farlo”. Ma nonostante i paragoni con Callaghan, è stato lo stesso Eastwood a precisare che: “Adesso non è più il momento di farsi giustizia da sé”.

C’è chi è pronto a scommettere che questa sarà l’ultima prova attoriale di Eastwood, una cosa che anche lui ha lasciato intuire. Ma proprio negli ultimi giorni il grande Clint ha dichiarato: “Mi piace prendermela calma. Adoro il golf e la Budweiser. Queste cose vanno bene, ma la cosa più importante è che io amo ancora lavorare. Penso che lavorare mi mantenga giovane e che tenga la mente in allenamento”.

Gran Torino” arriverà sui nostri schermi dal 13 marzo, distribuito dalla Warner Bros.

Per saperne di più sul film:
Vi invitiamo a guardare il trailer