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Il cacciatore e la regina di ghiaccio - La nostra recensione

Prosesgue la saga della Biancaneve della Universal, ma l'assenza sua e di credibilità fiaccano lo spinoff

04.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Non sembrano passati quattro anni dal Biancaneve e il cacciatore di cui questo film è lo spinoff, tanto Il cacciatore e la regina di ghiaccio di Cedric Nicolas-Troyan risulta legato e omogeneo a quello… anche troppo. Certo, la scelta tutta produttiva di mettere in cantiere un anomalo seguito del precedente - per quanto criticato - ha sicuramente dovuto fare i conti con più di un problema extra cinematografico, e questo tipo di difficoltà raramente non lascia il segno.



Il film del 2012 è sicuramente passato alla storia più per l'esser stato 'galeotto' nel determinare la rottura tra Robert Pattinson e l'amata Kirsten Stewart - che ammise di averlo tradito con il regista Rupert Sanders - che per gli appunti relativi agli eccessi violenti e alla caratterizzazione dei personaggi. Purtroppo non sembrano aver sortito l'effetto sperato i successivi tentativi di affrancarsi da questa sorta di 'peccato originale', rinunciando prima alla Biancaneve protagonista puntando sulla scelta di un prequel-sequel (ché di fatto la storia vista è intermedia a quella raccontata qui) e poi al regista, puntando su Frank Darabont e Gavin O'Connor prima della definitiva scelta di Cedric Nicolas-Troyan, direttore della seconda unita nel 2012 (e in Maleficent) all'esordio al timone prima di rivederlo - forse - nel remake di Highlander.

[INTERVISTA VIDEO A CHARLIZE THERON E EMILY BLUNT]

Le figure chiave nello sviluppo non sembrano decisamente meglio costruite, con una notevole carenza a livello di valenza iconica che porta l'effetto complessivo a oscillare tra un Frozen Live Action e un seguito apocrifo della compianta Bussola d'Oro… La sola Ravenna di Charlize Theron si avvicina a riproporre gli elementi migliori visti nel precedente film, ma anche la sua crudeltà questa volta sembra una fredda rappresentazione. Sempre meglio dell'ambiguità della vendicativa sorella (Emily Blunt) e della coppia di 'Cacciatori' - praticamente un corpo scelto di giovani guerrieri addestrati sin dall'infanzia - innamorati Chris Hemsworth-Jessica Chastain, tanto creduloni quanto bidimensionali, costretti in due ruoli poco diversi dai poveri pedoni sacrificati sulla scacchiera dello scontro...



Nonostante il maggior tasso di magia, si respira un senso di terreno più deciso (pur ritrovando forti elementi fantasy, dagli immancabili ed evocativi nani a goblin, fate e cervi 'giapponesi') e si intuisce persino un vago sentore di 'eco movie' nel tentativo di salvare il pianeta da una nuova glaciazione. Il sottile umorismo - involontario - nella crisi del settimo anno dei due eroi viene oscurato dall'unico vero colpo di scena della vicenda. Passeggero, ovviamente. E subito superato dalle necessità di cassetta e da una serie di obblighi tematici e stereotipi che a tirare le somme caratterizzano e informano il film, che si spera concluda qui la rilettura del classico.


Il cacciatore e la regina di ghiaccio (The Huntsman: Winter's War), in sala dal 6 aprile, è distribuito da Universal Pictures