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How I Met Your Mother: la recensione senza spoiler del gran finale

Colpi di scena a ripetizione per l'addio a Ted e compagnia, tra lacrime e sorrisi

How I Met Your Mother

01.04.2014 - Autore: Marco Triolo
Sembra un'espressione scontata, ma dire “Preparate i fazzoletti” a chiunque si appresti a vedere il finale di How I Met Your Mother è obbligatorio. Di emozioni ce ne sono tante, perché Craig Thomas e Carter Bays conoscono Ted, Robin, Barney, Marshall e Lilly come fossero persone vere, amici di lunga data, e così il pubblico. Dare loro l'addio definitivo dopo nove anni è difficile, anche dopo che la serie ha saltato il proverbiale squalo da almeno due o tre stagioni.

La nona stagione ha comunque salvato How I Met Your Mother e i suoi numerosi fan dalla delusione: una volta stabilito che, finalmente, quelli sarebbero stati gli ultimi ventiquattro episodi, gli autori si sono rimboccati le maniche, hanno smesso di annacquare la storia e hanno chiuso il tutto in maniera piuttosto serrata, andando a ripescare i numerosi indizi sulla Madre sparsi nelle varie stagioni – a volte anche abbastanza a caso – e facendoli rientrare tutti in un amalgama coerente. Il tutto incorniciato nel weekend delle nozze di Barney e Robin, una trovata davvero geniale.



Da lungo tempo si vociferava che il finale di How I Met Your Mother avrebbe introdotto un colpo di scena, e se volete conoscerne la natura cliccate qui. Non ci interessa qui confermare né smentire, solamente dire che se vi aspettate di trovare un solo colpo di scena, farete meglio ad allacciarvi le cinture. Perché quello che Bays e Thomas hanno pensato per il pubblico è una corsa in ottovolante, fatta di continui ribaltamenti di prospettiva e aspettative. Un viaggio che ci porta nel futuro – dal 2015 fino al 2020, oltre al 2030, epoca in cui Ted sta raccontando la storia ai suoi figli – facendoci così conoscere il destino dei personaggi ben oltre la conclusione della serie. Una cosa che, magari ci sbagliamo, ma non è mai stata fatta prima in una sit-com. Pensiamo al finale di Friends, l'evidente modello di HIMYM: lì, si dava l'addio ai personaggi in maniera canonica, salutandoli tra serio e faceto. Qui si coinvolge il pubblico fino all'ultimo secondo, mettendo seriamente in discussione la favola che quasi sicuramente gli spettatori si erano costruiti nella loro mente da anni a questa parte.

Molto di quello che pensavate che sarebbe successo succede in modo leggermente diverso da quello che pensavate, altre cose in modo totalmente opposto. E poi c'è quella cosa negli ultimi due minuti che nessuno pensava sarebbe successa e che invece succede, succede eccome, e ti ritrovi lì, a fissare lo schermo come un ebete pensando: “Dannazione, me l'hanno fatta davvero”.



Perché ciò che gli autori hanno sottolineato fin da subito è che il Ted del futuro non è un narratore affidabile. Ted nasconde qualcosa al pubblico e ai suoi figli, e lo scopriamo solo alla fine. È uno di quei grandi momenti di televisione in cui la serialità dà il suo meglio, in cui la struttura di una serie come questa, sempre attenta ai rimandi, ha modo di brillare in una “chiusura del cerchio” che rimette tutto in equilibrio e ci lascia con le lacrime ma anche con un grande sorriso. A testimonianza che, dopo tutto, How I Met Your Mother era veramente qualcosa di speciale.