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Houdini torna al cinema

Ecco "Houdini - L'ultimo mago", il film biografico sugli ultimi anni della vita di Houdini. Una pellicola che racconta in maniera convenzionale, e un po' inventata, la storia di un uomo che nessuno ha mai conosciuto davvero. Dal 24 aprile nelle sale.

Houdini torna al cinema

06.04.2009 - Autore: Andrea D'Addio
Poco dopo i buoni successi commerciali di “The Prestige” e “The Illusionist”, ad Hollywood si resero conto che dal 1953, dal film con protagonista Tony Curtis, nessuno aveva portato come si deve sul grande schermo la storia del più grande escapista di sempre, Henry Houdini. Escapista quindi, persona in grado di scappare da qualsiasi recinzione e catena, non “mago” come il titolo italiano ha voluto identificare probabilmente per ragioni commerciali. Anzi, tanto Houdini fu avverso a credere nella magia che gli ultimi anni della sua vita, quelli successivi alla morte della madre, li passò affianco di autorità e scienziati per smascherare le Vanna Marchi dell’epoca. E’ proprio il periodo successivo al decesso dell’amato genitore, di cui Houdini non poté ascoltare le ultime parole, quello raccontato dalla pellicola dell’australiana Gilliam Amstrong.

La vita di Houdini fu ricca di sorprese sul palcoscenico, ma piuttosto convenzionale riguardo alla sua sfera privata. Il lungo matrimonio con la sua assistente di scena, Beatrice Rahner,  poco avrebbe attratto il grande pubblico, oltretutto avrebbe impedito di utilizzare l’amore come pretesto di varie svolte narrative. La soluzione degli sceneggiatori è consistita nel mettere da parte il personaggio della moglie e far spuntare fuori dal cilindro quella di una medium (impersonata da Catherine Zeta-Jones) con tanto di misteriosa figlia a carico. La vita di Houdini (nel film interpretato da Guy Pierce) e quella delle due donne si incrociano ed ecco passione, dubbi sulla falsità dello spiritismo e senso di responsabilità.

Storia abbastanza convenzionale (manca giusto l’happy end), raccontata con mestiere, ma anche scarsa ispirazione dalla regista. Da una parte si strizza l’occhio al romantico estetismo di “Moulin Rouge!”, con baci impossibili e un ambiente sempre laccato a misura di sentimento, dall’altra non si approfondisce l’unica trovata forse interessante della sceneggiatura, quell’utilizzo del cinegiornale funzionale all’esplicazione del racconto, ma lontano dal riuscire a costruire una riflessione su di un’artista sfuggente dalle restrizioni fisiche quanto dagli occhi di chi ha cercato di scrutargli dentro. Manca ironia (cosa che non mancò al comico Steven Wright quando, pensando al celebre escapista, disse la celebre battuta:  “Ho una foto molto rara: Houdini chiuso fuori di casa”) , tutto scorre via placidamente lasciando una continua scia di déjà-vu, compreso il balletto iniziale di una Catherine Zeta Jones che sembra voglia far ricordare a tutti che lei ha fatto “Chicago”.

Houdini- L’ultimo mago” è una pellicola del 2007 che arriva nelle nostre sale circa un anno dopo l’uscita statunitense ed è l’ultimo film della quarantenne attrice gallese prima di una lunga pausa dal grande schermo che si concluderà fra qualche mese con “Rebound”. La pellicola arriverà sugli schermi dal 24 aprile, distribuita dalla Eagle Pictures.

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