NOTIZIE

FBI Operazione tata

L'agente dell'F.B.I. Malcolm Turner (Martin Lawrence) ha deciso di lasciar perdere il lavoro sul campo e passare invece a svolgere mansioni di P.R.

Big Momma's House 2

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
L’agente dell’F.B.I. Malcolm Turner (Martin Lawrence) ha deciso di lasciar perdere il lavoro sul campo e passare invece a svolgere mansioni di P.R.: sua moglie Sherri (Nia Long) è in attesa del loro primogenito, quindi ciò che serve è soprattutto sicurezza e tranquillità. 

Quando però un suo vecchio compagno di squadra viene barbaramente ucciso, Turner non esita a tornare in azione, e soprattutto a rivestire i panni in incognito della vecchia Big Mama: il suo compito sarà di sorvegliare la famiglia Fuller, lavorando come tata dei tre scombinati figlioli. La copertura serve in realtà per tenere d’occhio il padre Tom (Zachary Levi), che ha progettato un software in grado di smascherare tutti gli agenti segreti in incognito. Se venduto al nemico, l’ordigno potrebbe rovinare il lavoro dell’intera intelligence. Nel compiere la propria missione Malcolm inizia però ad affezionarsi alla famiglia, soprattutto ai tre scombinati ragazzi: alla fine il suo lavoro di tata non sarà meno importante di quello di agente segreto…

Seguito dell’inaspettato successo del già mediocre “Big Mama” (Big Momma’s House, 2000) diretto da Raya Gosnell, questo insipido “FBI Operazione tata” ne riprende soltanto gli aspetti più triti e convenzionali, arrivando a proporre allo spettatore un prodotto se possibile ancora più bislacco dell’originale.  Tra i numerosi comici americani che hanno fatto successo in questi anni, Martin Lawrence sembra quello che maggiormente stenta a trovare una propria dimensione, prima artistica che commerciale: anche in questo film, come del resto in tutti i più recenti in cui lo abbiamo visto, continua a scimmiottare una pantomima che si riduce alla fine ad una serie di smorfie ormai molto poco divertenti; invece di provare a re-inventare un repertorio in grado di soddisfare il pubblico, rimane incatenato a mezzucci di second’ordine, riuscendo ormai più stantio che divertente. Di certo il caratterista non è aiutato da una sceneggiatura che è praticamente inesistente, semplicistica negli snodi narrativi ed addirittura pietosa nelle descrizioni psicologiche dei personaggi. Si salva in alcuni momenti una certa vena parossistica nel tratteggiare delle situazioni comiche – vedi il più piccolo dei figlioletti che ha spassose tendenze aeree…- , ma è davvero troppo poco per salvare questo lungometraggio.

Opera per famiglie che tenta di pescare situazioni e spunti da molti film precedenti a lui, “FBI Operazione tata” naufraga non soltanto nel gia visto, ma purtroppo nel noioso. Un consiglio sincero ai nostri lettori: tenersi alla larga da questo film.