NOTIZIE

Confidence

Un film ben confezionato che si lascia vedere con gusto e divertimento. Grande il cast con Dustin Hoffman, Andy Garcia, Edward Burns e Rachel Weisz.

Confidence

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Id., Usa, 2003; di James Foley; con Edward Burns, Rachel Weisz, Dustin Hoffman, Andy Garcia, Paul Giamatti, Luis Guzman   Un gruppo di truffatori, capitanato da Jake (Edward Burns), mette a segno un cospicuo colpo rubando un bel bottino ad uno sprovveduto galoppino. I problemi per la banda nascono quando si viene a sapere che il denaro rubato appartiene ad un boss della malavita che si fa chiamare il "Re" (Dustin Hoffman). A questo punto a Jake ed ai suoi compagni non resta che un a soluzione: progettare un'altra, gigantesca truffa bancaria, necessaria per guadagnare i soldi da restituire al criminale. Per fare questo, la banda prende con sé la bella Lily (Rachel Weisz), che servirà da esca per attirare il "pollo" da spennare. Tutto sembra andare per il verso giusto, quando entra in scena Gunther Butan (Andy Garcia), un agente dell'F.B.I. che da anni da la caccia a Jake, con cui ha vecchi conti in sospeso. Cosa fare adesso? Abbandonare tutto e scappare dal "Re" oppure andare avanti e rischiare di essere arrestato?   Premesso che probabilmente "Confidence" non verrà ricordato come una pietra miliare della storia del cinema di genere, dobbiamo però ammettere che il prodotto è assolutamente ben confezionato, e si lascia vedere con gusto ed un certo divertimento. Non originalissimo nelle premesse e nello sviluppo della storia (si capisce abbastanza presto come andrà a finire), il film ha però parecchie frecce al suo arco, a partire dalle interpretazioni degli attori: se il grande Dustin Hoffman si conferma ancora un a volta pienamente a suo agio in ruoli minori e gigioni, a colpire maggiormente è il fascino e la presenza scenica di Edward Burns, che pian piano si sta costruendo una carriera da caratterista da tenere in considerazione. Anche i ruoli comprimari sono interpretati con puntuale efficacia, soprattutto per quanto riguarda l'ormai definitivo ritorno di Andy Garcia, nuovamente rilanciato dal successo di "Ocean's Eleven" (id., 2001). Dal canto suo, James Foley confeziona la pellicola con discreta spigliatezza, scegliendo la via di una regia "nervosa" ed elettrica, in tono con la narrazione a strappi improntata dalla sceneggiatura. "Confidence" alla fine risulta perciò essere un'opera godibile, che scorre via senza particolari intoppi nel ritmo e senza cadute di stile. Certo, l'operazione rimane costantemente in superficie, e la caratterizzazione dei personaggi non possiede alcuna profondità psicologica: poco importa comunque, poiché il tono "frivolo" e l'estetica vagamente retrò ben si addicono all'operazione, probabilmente ideata per un pubblico il più vasto possibile.