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Come un tuono - La nostra recensione

Un inquietante thriller generazionale interpretato dalle star del momento Ryan Gosling e Bradley Cooper

Come un tuono - Ryan Gosling

07.04.2013 - Autore: Marco Triolo
Se Come un tuono è un film a tesi, allora la tesi è “Le bugie hanno le gambe corte”. Derek Cianfrance, regista di Blue Valentine, torna a dirigere l'attore del momento, Ryan Gosling, in una sorta di thriller generazionale che racconta l'effetto domino che si scatena in due famiglie a causa di un singolo, breve atto di violenza.

Come un tuono recensione Ryan Gosling Bradley Cooper - Bradley Cooper

Siamo nella cittadina di Schenectady, nello stato di New York (da cui il titolo originale The Place Beyond the Pines, “Il luogo oltre i pini”, traduzione della nome indiano del posto), dove il motociclista Luke (Gosling) si ferma con il suo circo itinerante e scopre di avere un figlio, nato da una relazione con la cameriera Romina (Eva Mendes). Deciso a garantire al pargolo un futuro migliore di quanto riservato a lui dal suo padre assente, Luke comincia a rapinare banche. La sua parabola si conclude malamente e da quel momento iniziamo a seguire le vicende di Avery (Bradley Cooper), il poliziotto che lo ha fermato, e in seguito dei loro due figli (Dane DeHaan ed Emory Cohen).

Cianfrance ribalta il portato simbolico dei luoghi comuni del cinema americano: la provincia, di solito celebrata come portatrice dei veri valori in contrasto con la perdizione della grande città, è qui rappresentata come la parte più claustrofobica di un'America sospesa in un vuoto di valori colmato dalla violenza e dalla sopraffazione. E Luke, che gira l'America a bordo della sua motocicletta come i protagonisti di Easy Rider, corre dentro una gabbia.

Come un tuono recensione Ryan Gosling Bradley Cooper - Ryan Gosling con Eva Mendes

Le colpe dei padri si riversano sui figli in un circolo vizioso da cui sembra impossibile uscire. Nel mondo cupo di Cianfrance c'è però uno spiraglio: basterebbe raccontare la verità. Tutti i problemi delle famiglie di Luke e Avery nascono infatti dall'incapacità dei padri di condurre vite trasparenti e oneste, e dalla loro necessità di nascondere le proprie malefatte agli occhi dei figli innocenti. Il regista fa scelte molto coraggiose girando praticamente tre film in uno, raccontando le tre storie in ordine rigorosamente cronologico anziché affidarsi ai flashback. La scelta infine paga, anche se non mancherà di far infuriare chi si aspettava un nuovo Drive, date le premesse (Gosling che fa un esperto corridore prestato al crimine). Come un tuono è un film “diverso” e fiero di esserlo, dominato da un ritmo lento che monta a poco a poco, immergendo lo spettatore in un clima di tensione che toglie sempre più il fiato. Anche grazie alle inquietanti musiche del grande Mike Patton.

Come un tuono, in uscita il 4 aprile, è distribuito in Italia da Lucky Red.