Non è certo la prima volta che i fratelli Vanzina giocano con le proprie tradizioni cinematografiche - anche familiari - o che dirigono il collega napoletano Vincenzo Salemme, eppure a torto o a ragione è stato spesso difficile assistere a spettacoli completamente convincenti scegliendo i loro film. Ogni carriera ha i propri alti e bassi, è normale, ma in fondo fa piacere poter commentare positivamente un'opera di due personaggi che ci accompagnano da tutta la vita, nello specifico il loro ultimo Caccia al tesoro.
Non stiamo parlando di capolavori, ovviamente, ma probabilmente la cura messa nell'omaggio sentito a Napoli e a tanta commedia italiana del secolo scorso ha sicuramente giovato al prodotto finale. In primis per le azzeccate scelte di casting. Dove in altre occasioni, infatti, ci si era affidati a nomi di moda, macchiette o caratterizzazioni di grana grossa, stavolta il connubio con la coppia - altrettanto affiatata - composta dal suddetto Salemme e dal sempre impeccabile Carlo Buccirosso ha fatto il vero Miracolo.
Senza nulla togliere al San Gennaro protagonista della missione al centro della vicenda - un furto necessario a salvare la vita di un bambino malato… - il collage di citazioni esplicite (a Ocean's Eleven, Febbre da cavallo e Totòtruffa '62) e non (Operazione San Gennaro, I soliti ignoti) dà fondamenta carismatiche a questo heist movie all'italiana. Dove la verve di Max Tortora si sintonizza perfettamente con la chimica dei due attori partenopei e le 'partecipazioni' di Serena Rossi e Christiane Filangieri aggiungono invece di togliere (come in parte fa la scelta di coinvolgere una camorra dal cuore tenero).
Una favola edificante, non priva di inciampi, ma che per una volta (di più) riesce ad accompagnarci fino alla fine tra siparietti gustosi e un generale ottimismo che persino Frank Capra avrebbe apprezzato. Per il quale, pe un momento, sembra davvero possibile poter sperare di ritrovare tanta leggerezza ed equilibrio anche nei prossimi film dei due figli di Steno… Vedremo.
Caccia al tesoro, in sala dal 23 novembre, è distribuito da Medusa Film.
Non stiamo parlando di capolavori, ovviamente, ma probabilmente la cura messa nell'omaggio sentito a Napoli e a tanta commedia italiana del secolo scorso ha sicuramente giovato al prodotto finale. In primis per le azzeccate scelte di casting. Dove in altre occasioni, infatti, ci si era affidati a nomi di moda, macchiette o caratterizzazioni di grana grossa, stavolta il connubio con la coppia - altrettanto affiatata - composta dal suddetto Salemme e dal sempre impeccabile Carlo Buccirosso ha fatto il vero Miracolo.
Senza nulla togliere al San Gennaro protagonista della missione al centro della vicenda - un furto necessario a salvare la vita di un bambino malato… - il collage di citazioni esplicite (a Ocean's Eleven, Febbre da cavallo e Totòtruffa '62) e non (Operazione San Gennaro, I soliti ignoti) dà fondamenta carismatiche a questo heist movie all'italiana. Dove la verve di Max Tortora si sintonizza perfettamente con la chimica dei due attori partenopei e le 'partecipazioni' di Serena Rossi e Christiane Filangieri aggiungono invece di togliere (come in parte fa la scelta di coinvolgere una camorra dal cuore tenero).
Una favola edificante, non priva di inciampi, ma che per una volta (di più) riesce ad accompagnarci fino alla fine tra siparietti gustosi e un generale ottimismo che persino Frank Capra avrebbe apprezzato. Per il quale, pe un momento, sembra davvero possibile poter sperare di ritrovare tanta leggerezza ed equilibrio anche nei prossimi film dei due figli di Steno… Vedremo.
Caccia al tesoro, in sala dal 23 novembre, è distribuito da Medusa Film.
