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"Big Mama"

"Big Mama"

big mama

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Lagente dell F.B.I. Malcolm Turner (Martin Lawrence) è un ottimo agente ed un mago del travestimento. Gli viene assegnato il compito di sorvegliare, insieme al suo collega John (Paul Giamatti) una vecchia, corposa signora chiamata Big Mama (Ella Mitchell) che sta aspettando la visita di sua nipote Sherry (Nia Long) e del piccolo Trent (Jascha Washington), figlio della ragazza. Sherry è la ex-fidanzata di Lester (Terrence Howard), un pericoloso criminale appena evaso di prigione e alla ricerca della donna. Loccasione propizia per Malcolm si presenta quando Big Mama deve allontanarsi da casa per un paio di settimane: subito lagente si traveste come la vecchia signora, ed accoglie in casa la nipote di lei, fingendosi sua nonna. In tal modo Malcolm cerca di scoprire se Sherry è coinvolta nella rapina che ha portato Lester in prigione; stando però a stretto contatto con la giovane e bella donna. Anche se travestito da anziana matrona, il poliziotto inizia ad innamorarsene; stessa sorte con lintroverso Trent: luomo-nonna riesce ad instaurare un rapporto di reciproca fiducia e complicità. La vita della famigliola scorre così tranquilla fino alla sera in cui viene organizzata una festa a sorpresa per Big Mama; durante il party infatti arrivano sia la vera nonna di Sherry, tornata dalla visita ad unamica, che il pericoloso Lester, che in realtà aveva nascosto la refurtiva della rapina nel baule con cui Sherry è partita. La resa dei conti tra Malcolm ed il criminale avviene proprio sotto gli occhi di tutti i partecipanti alla festa, Big Mama compresa.   Il commento Una delle caratteristiche fondamentali del cinema americano è sempre stata quella di saper proporre un cinema di genere quasi sempre di discreta qualità, tecnicamente ben fatto e con attori allaltezza della situazione. Purtroppo, non è il caso di questo Big Mommas House (titolo originale) che, tentando di coniugare lintreccio classico del plot giallo con la commedia romantica, fallisce in pieno loperazione. Anche volendo sfruttare una storia che pecca decisamente in originalità, si sarebbe almeno potuto puntare su una buona costruzione dellintreccio e sulla confezione del prodotto. Invece tutto il film è costruito sulle spalle del comico Martin Lawrence, famoso negli Stati Uniti ma pressoché sconosciuto da noi. Neppure il bel trucco riesce a rendere la sua interpretazione credibile, e per tutto il film riesce soltanto a sgranare gli occhi come un ebete. Gli fa da contraltare un gommoso Paul Giamatti che sembra uscito da un cartone animato di Bugs Bunny. Del resto dellopera sarebbe meglio non parlare: battutacce, enorme uso di (gratuiti) effetti escatologici di ogni tipo, sceneggiatura e regia che rincorrono i personaggi senza mai trovarli. Vogliamo provare a salvare qualcosa dei circa 100 minuti di proiezione? Le forme e lavvenenza della bella Nia Long. Perdonateci la caduta di stile e di tono, ma proprio non sapevamo a cosa altro aggrapparci nel cercare un pregio a questo film...Ed in America ha incassato circa 120 milioni di dollari!   In sintesi Tremendo film costruito su misura addosso alle doti istrioniche del comico Martin Lawrence, che tutto dimostra tranne che di saper far ridere. Regia, sceneggiatura e cast tecnico sono approssimativi. Si salvano il trucco e la bella Nia Long. Decisamente tropo poco per arrivare a comprendere come sia stato un hit di successo in America.   Il giudizio Film piuttosto imbarazzante, realizzato sulla scia del comico di turno, che usa trucchi e battutacce al posto di una buona sceneggiatura ed una regia adeguata.