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Battle of the Year – La nostra recensione

Un dance-movie classico al quale il 3D aggiunge dinamismo

Battle of the Year

27.11.2013 - Autore: Alessia Laudati
BOTY (Battle of the Year), è il contest di breakdance più famoso al mondo. Una volta l’anno le migliori crew del globo si affrontano in una guerra a passi di danza coreografati e battle frontali. L’America non vince da quindici anni e Dante (Laz Alonso), un imprenditore con ragionevoli manie di grandezza, decide di chiamare Jason Blake (Josh Holloway) ex campione di b-boying e allenatore di basket, per formare un dream team capace di dominare la competizione.

Battle of the Year - La vittoria è in ballo di Benson Lee, è il tentativo di dare originalità al dance-movie, raccontando una delle espressioni più interessanti della street dance in un contesto di competizione sportiva. L’argomento è di per sé avvincente, e la presenza di due star note al pubblico, il cantante Chris Brown e “Sawyer” di Lost (Holloway), cattura l’attenzione dello spettatore.

In un primo momento, le sequenze coreografate ghermiscono con il turbine di passi e l’impatto visivo del 3D, ma la storia si perde in un sovraccarico di retorica che tradisce il gradevole spunto della pellicola. Il susseguirsi di passi spettacolari è il momento ideale per prendersi una pausa dalla narrazione schematizzata degli stereotipi razziali, e dalla ricerca esasperata dell’happy ending, per un film dall’intreccio tradizionale e pochi momenti autentici.

Battle of the Year - La vittoria è in ballo, in uscita il 5 dicembre, è distribuito in Italia da Warner Bros.
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