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Assassin’s Creed – La nostra recensione

Prova debolissima per il film ispirato al celebre e omonimo videogioco d’avventura 

Assassin's Creed

Assassin's Creed

22.12.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Il risultato della visione del film diretto da Justin Kurzel e ispirato al videogioco di successo omonimo creato dalla casa di produzione Ubisoft è quella di un grande punto interrogativo. Si tratta di una sensazione strana per un film le cui premesse potevano facilmente consentire di avere tra le mani un successo sicuro per il cinema. Il videogioco Assassin’s Creed è infatti un prodotto il cui immaginario è già abbastanza noto ai più e il film stesso ha coinvolto fin da subito almeno quattro star internazionali dai nomi molto appetitosi per il grande pubblico.

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Sono Michael Fassbender nel ruolo del protagonista Cal, discendente della setta degli assassini nel film, Marion Cotillard nei panni di Sophia Rikkin una scienziata che per motivi scientifici è interessata al passato ancestrale di Cal, Jeremy Irons è invece Alan Rikkin, il visionario padre di Sophia e CEO di un’importante quanto misteriosa organizzazione templare e Charlotte Rampling interpreta invece il capo dell’antico ordine dei templari. Eppure nonostante la fama del videogioco e un surplus di interesse portato dalla grande levatura del cast, il film fallisce abbastanza miseramente la prova del grande schermo. Assassin’s Creed pur tentando la via dell’originalità rispetto al videogioco di partenza, perché si inventa di sana pianta una trama nella quale inserire l’immaginario del videogioco che risulta essere maggioritaria all’interno della struttura narrativa del film, è una confusa e poco appassionante storia a metà tra il racconto fantascientifico e quello bellico su scala da kolossal. Della prima dimensione riprende l’ambientazione, la fredda e asettica location di un fantomatico laboratorio di sperimentazione e il tema del conflitto etico, della seconda invece replica con una certa efficacia l’aspetto più d’azione e in evidente eredità con quanto prodotto dal videogioco. 

 
Però il suo difetto sta proprio nel primo aspetto; cioè è un film che non riesce a costruire una trama credibile e appassionante che possa dialogare liberamente con il mondo più affine al videogioco Creed. È un difetto che il film paga portando avanti sequenze stanche di dialogo tra la Cotillard e Fassbender, che dovrebbero reggersi sulla tensione emotiva e che nonostante la recitazione intensa dei due attori semplicemente non sono convincenti. Altro discorso è invece quello della parte action, sulla quale il regista ha fatto un grande lavoro tecnico e che risulta invece essere avvincente, curata, adrenalinica. Certo i personaggi che la popolano sembrano messi lì per correre e per saltare più che per vivere, perché la debolezza della parte narrativa del primo universo non attribuisce loro abbastanza tridimensionalità, nel senso di profondità dei personaggi, da permettere la connessione emotiva con lo spettatore. 
 
Assassin’s Creed in uscita il 4 gennaio 2017 è distribuito da 20th Century Fox Italia.