Punta tutto sull'empatia con l'Eremita di Hampstead - così era stato ribattezzato l'Harry Hallowes che nel 2007 visse l'avventura cui ci si è ispirati - il film di Joel Hopkins, Appuntamento al parco. E su qualche altro elemento difficile da considerare secondario, come la presenza di Diane Keaton o la bellezza della location principale, imprescindibile e determinante nell'economia della vicenda.
Ovviamente si strizza l'occhio al pubblico nostalgico di Notting Hill, per il fascino del sobborgo cittadino teatro di una storia d'amore romantica con immancabile star protagonista, ma sullo schermo lo squilibrio è evidente. Principalmente per quanto riguarda la narrazione, trascurata - come sviluppo e organicità - a favore dell'aspetto emotivo. L'anziana vedova straniera costretta a una vita sociale di facciata per evitare la solitudine, il più coraggioso e burbero Brendan Gleeson capace di rinunciare a ogni finzione in nome della propria indipendenza e di lottare per essa, il 'Caso' esemplare e di sicura gratificazione per i tanti soffocati dalla propria routine ci sono, ma a fare più rumore sono altri silenzi.
[I 10 ruoli fondamentali di Diane Keaton: da musa di Woody Allen a The Young Pope]
Quelli cui il regista sceglie di affidarsi, per lasciare campo al respiro della natura, certo, e rendere ancora più coinvolgenti e convincenti i momenti 'bucolici'. Forse troppo, visto che il superficiale intreccio e la poca dinamicità dell'evoluzione del racconto avrebbero potuto beneficiare dell'aiuto di una adeguata - seppur discreta ed equilibrata - parte sonora. Ché anche le due stelle in scena finiscono per apparire prigioniere di sé stesse: dell'eroe interpretato l'uno, della propria immagine (sciarpe, baschi e cappellini alla Annie Hall) l'altra. Nonostante ciò, attenzione, il risultato è un prodotto che sicuramente soddisferà quanti cerchino in sala poesia, dolcezza, buoni sentimenti, scorci affascinanti, shabby chic, accessori eleganti, grazia e lieto fine.
Appuntamento al parco, attualmente nei cinema, è distribuito da BIM Distribuzione
Ovviamente si strizza l'occhio al pubblico nostalgico di Notting Hill, per il fascino del sobborgo cittadino teatro di una storia d'amore romantica con immancabile star protagonista, ma sullo schermo lo squilibrio è evidente. Principalmente per quanto riguarda la narrazione, trascurata - come sviluppo e organicità - a favore dell'aspetto emotivo. L'anziana vedova straniera costretta a una vita sociale di facciata per evitare la solitudine, il più coraggioso e burbero Brendan Gleeson capace di rinunciare a ogni finzione in nome della propria indipendenza e di lottare per essa, il 'Caso' esemplare e di sicura gratificazione per i tanti soffocati dalla propria routine ci sono, ma a fare più rumore sono altri silenzi.
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Quelli cui il regista sceglie di affidarsi, per lasciare campo al respiro della natura, certo, e rendere ancora più coinvolgenti e convincenti i momenti 'bucolici'. Forse troppo, visto che il superficiale intreccio e la poca dinamicità dell'evoluzione del racconto avrebbero potuto beneficiare dell'aiuto di una adeguata - seppur discreta ed equilibrata - parte sonora. Ché anche le due stelle in scena finiscono per apparire prigioniere di sé stesse: dell'eroe interpretato l'uno, della propria immagine (sciarpe, baschi e cappellini alla Annie Hall) l'altra. Nonostante ciò, attenzione, il risultato è un prodotto che sicuramente soddisferà quanti cerchino in sala poesia, dolcezza, buoni sentimenti, scorci affascinanti, shabby chic, accessori eleganti, grazia e lieto fine.
Appuntamento al parco, attualmente nei cinema, è distribuito da BIM Distribuzione
