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Anche a tua madre

Anche a tua madre

Festival Venezia

23.11.2001 - Autore: Simone Godano
(Y tu mamà tambien) Di Alfonso Cuaron Con Gael Garcia Bernal e Diego Luna Messico, 2001   Tenoch e Julio, amici fraterni diciassettenni, conoscono Luisa, una ragazza spagnola più grande di loro, con la quale decidono di fuggire alla ricerca di una spiaggia sulla costa messicana. Tra i tre si instaura subito un rapporto anomalo, che sfocerà in un gioco erotico che distruggerà lamicizia fra Tenoch e Julio.   Un piccolo road movie basato sul sesso che rischia di diventare un cult, il film di Cuaròn ( conosciuto in Italia per Il paradiso perduto con la coppia Hawke-Paltrow) è un manifesto dei desideri sessuali adolescenziali. Trattato con semplice leggerezza, girato con grande maestria \"Anche a tua madre\" diverte, coinvolge e commuove lo spettatore.   Alla base del film vi è il rapporto fra i due protagonisti. Fratelli nellanimo i due si masturbano insieme allinizio del film e si baciano alla fine, ma, come Luisa, entrambi portano dentro di se dei piccoli segreti. Saranno le provocazioni sessuali di Luisa a mettere in discussione il loro rapporto. Sarà la stessa forza erotica di Luisa a riunire i due fratellini e sarà un finale triste e commovente a svelarci degli elementi che la leggerezza dello stile di Cuaròn ci aveva nascosto.   \"\'Anche a tua madre\' è un film nato dieci anni fa e scritto con mio fratello, a cui non riuscivamo a dare una forma propria poi lanno scorso ci è venuto in mente di collocare tutto in un contesto erotico dice Cuàron. E questo laspetto del film che più intriga e colpisce sia per la semplicità dei dialoghi che per la semplicità delle immagini. Sequenze idealmente forti e scandalose, dai baci gay a delle orge a tre, vengono fotografate con una purezza difficile da raccontare con le parole la forza incantatrice delle immagini ci colpisce e ci affascina, come è giusto che accada quando si parla di cinema.   Unica nota negativa è la voce off narrante che spesso interrompe loblio che il film ci trasmetteva, riportandoci inutilmente col sedere sulla poltrona. Lidea di fare un film che nella rappresentazione dei personaggi assomigliasse a un romanzo, obbiettivo dichiarato dallo stesso regista, è forse lanello debole di una catena costruita perfettamente. Cuaròn non tralascia infatti né gli aspetti politici, né quelli sociali mostrandoci un Messico povero quanto affascinante da degli squallidi motel a spiagge paradisiache deserte.