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1981: Indagine a New York – La nostra recensione.

In sala il nuovo film di J.C. Chandor, un thriller “a tesi” interpretato da Oscar Isaac e Jessica Chastain

1981: Indagine a New York

05.02.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Ci sono storie che al cinema tornano ciclicamente, o per lo meno canovacci sfruttati molte volte. Ad esempio quello di Mezzogiorno di fuoco che, per quanto sembri strano, è lo stesso alla base di 1981: Indagine a New York. Titolo italiano che fa pensare a un poliziesco d'azione e che invece inganna. Perché A Most Violent Year di J.C. Chandor (regista di All is Lost) tutto è tranne che un film d'azione, anche se qualche sequenza movimentata non manca.
 
Si tratta, a contrario, di una pellicola che evita le associazioni di genere forti. C'è sicuramente un elemento di detection tipica del poliziesco, c'è un inseguimento a piedi che fa venire in mente un altro caposaldo del cinema newyorchese, Il braccio violento della legge di William Friedkin – autore che può essere considerato un po' il nume tutelare di questo piccolo film. Ma, come si diceva, è principalmente un'altra la struttura: come il Gary Cooper di Mezzogiorno di fuoco, l'Oscar Isaac di 1981 passa il film a cercare alleati in vista di un inevitabile “scontro finale”.

La storia è incentrata su Abel Morales, un latino-americano di origini umili che ha fatto fortuna con una piccola società petrolifera specializzata in olio per caldaie. Ma qualcuno sta sistematicamente rubando i suoi camion e scoraggiando i suoi corrieri, e quando uno di questi, con un'arma posseduta illegalmente, scatena una pericolosa sparatoria, la banca toglie ad Abel il finanziamento per l'acquisto di un terreno fondamentale per la sua espansione. Abel dovrà così procacciarsi i soldi in pochissimi giorni, facendo il giro di tutte le sue conoscenze.
 
Chandor sta bene attento a evitare il più possibile i cliché, e lo fa attraverso scelte deliberate. Jessica Chastain, nei panni della moglie e segretaria di Abel, ha una famiglia di gangster – eppure il film non la mostra e non diventa mai un gangster-movie. David Oyelowo interpreta un procuratore distrettuale determinato a scovare il marcio nella società di Abel – eppure la sua indagine non trova mai davvero una direzione e lui non è rappresentato come il “cattivo” del film, arrivando persino a rispettare il protagonista.

 
Insomma, a Chandor interessa il ritratto umano di Abel, la sua quest alla ricerca di una salvezza umana e professionale, sullo sfondo di un anno violentissimo nella Grande Mela (parecchi sono gli spezzoni radiofonici che indicano il dilagare della criminalità intorno ai protagonisti). Gli interessa parlare dell'avidità umana, spesso accompagnata a una certa stupidità e alla mancanza di visione di insieme. La “banalità del male”, in sostanza. Il regista sacrifica tutto pur di portare avanti la sua tesi, persino il climax del film, che non arriva mai davvero. Per questo, 1981 lascerà forse un po' delusi quanti si aspettano una conclusione intensa o violenta. Ma in quanto “film a tesi” funziona, e conferma Chandor come autore da tenere d'occhio.
 
1981: Indagine a New York è distribuito da Movies Inspired.