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Ocean's twelve

Esce finalmente in Ialia l'attesissimo sequel del remake con il cast più famoso della storia del cinema. Clooney, Pitt, Damon, Garcia, Roberts, Zeta Jones e Cassell diretti ancora da Soderbergh.

Ocean's Twelve

12.04.2007 - Autore: M.S.
Regia di Steven Soderbergh Con Brad Pitt, George Clooney e Julia Roberts   A fine proiezione mentre scorrevano i titoli di testa un critico vicino a noi bisbigliava “certo con tutto il mio amore per un gruppo cosi simpatico non gli si può dare più di 6 meno”. Dare un voto non è molto carino anzi è un po’ scorretto, ma questa volta siamo d’accordo con la sentesi numerica fatta dal giornalista.   Ocean twelve è un finto sequel. E’ quasi un ‘demenzial’. Il film non ha assolutamente una trama lineare (ora capiamo perchè Sodeberg ha scritto e riscritto la sceneggiatura in quel di Amsterdam milioni di volte) però ovviamente ha moltissimi sketch riusciti grazie soprattutto a Brad Pitt e a George Clooney. Infatti i pezzi migliori del film sono i momenti in cui i due capi banda, parlando con codice completamente inventato, dirigono le operazioni per il nuovo colpo. I cinque colpi di scena finali sono buttati un po’ la, per cercare di sorprendere, ma non funzionano molto. Funziona invece molto bene l’idea di travestire Tess in Julia Roberts e il conseguente incontro con Bruce Wills che vale da solo il prezzo de biglietto.   Sono passati tre anni da quando Danny Ocean, lo specialista Rusty Ryan (Brad Pitt), il promettente Linus Caldwell (Matt Damon) e il resto della banda hanno messo a segno la rapina più audace e remunerativa della storia ai danni del proprietario di casino Terry Benedict (Andy Garcia), portando via anche l’ultimo centesimo dal suo caveau di Las Vegas. Dopo essersi divisi i 160 milioni di dollari di bottino, i membri della banda hanno cercato di filare dritto, di vivere onestamente… ma purtroppo non è facile, con grande dispiacere di Tess (Julia Roberts), moglie di Danny. Quando qualcuno infrange la Regola Numero Uno e li denuncia a Benedict, non ci sono alternative, devono restituirgli i 160 milioni di dollari, con gli interessi, o peggio per loro. E, come la banda scopre rapidamente, Benedict non è l’unico pronto a sfidarli.