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Zavattini e l'altro cinema

Dai Cinegiornali liberi alla fondazione dell'Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico.

Zavattini

15.10.2002 - Autore: Claudia Panichi
Legato indissolubilmente alla stagione del neorealismo cinematografico, Cesare Zavattini ha scritto grandi pagine di storia del cinema. E nel 1939 che conosce Vittorio De Sica: è linizio di unamicizia che li vedrà in tutti gli anni 50 protagonisti della stagione doro del neorealismo. Zavattini vi lavorò al fianco come sceneggiatore e dal sodalizio nacquero Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D. Collaborò anche con Visconti in Bellissima. Ma ciò che più affiora dalla sua idea di cinema è quel senso di profondissima e commovente umanità che emerge con forza vitale e rivoluzionaria, e quella voglia di non rimuovere le sofferenze degli individui. Per questi motivi il suo è stato un cinema emozionante e quasi sempre imprevedibile. Stiamo parlando dello Zavattini fautore di un cinema altro, sganciato dai modelli e dalle logiche dellindustria, coerente con il discorso teorico e vicino alle esigenze di libertà creativa espressa negli anni 60. E in quel periodo che teorizza e promuove la sperimentazione di nuove forme filmiche: i cortometraggi e Cinegiornali liberi. Loro caratteristica doveva essere quella di documentare in pezzi da cento, duecento metri. La misura è breve, ma si pensa alla loro brevità come ad uno dei modi legittimi per assalire il tema da vari punti di vista. Realizzò così cinegiornali di Roma, Torino, Battipaglia, volantini cinematografici girati e montati, smontati e ricomposti, via via inseguendo gli avvenimenti, aggiornando costantemente le storie di quella classe che non era raccontata altrimenti. Un cinema dintervento, dunque, critico e politicizzato, da contrapporre alle notizie degli apparati televisivi ufficiali. Ed è proprio in virtù della sua natura che nasce ad opera dello stesso Zavattini nel 1979 l Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, di cui ne fu primo presidente. Questa fondazione è tuttora operante e si è sviluppata mantenendo fissi i suoi presupposti: aspetto specifico dellArchivio è la produzione di documenti filmici su eventi contemporanei; infatti la registrazione audiovisiva di un avvenimento attuale diventa quasi immediatamente documentazione storica. La Fondazione cura e promuove inoltre la produzione di film a base di archivio e consta di una mediateca articolata in 5000 ore di cineteca, 3000 ore di videoteca e nastroteca di sonori in presa diretta, qualcosa come 200 mila fotografie e una biblioteca colma di materiale testimone della nostra storia. Ed in occasione del centenario la Fondazione ha deciso di intraprendere il restauro dei cinegiornali di cui Zavattini fu ispiratore e ha organizzato ad Avezzano uniniziativa dedicata a questo grande intellettuale italiano. Per l\'occasione è stato realizzato un Cinegiornale libero tutto dedicato all\'autore: si tratta di una breve monografia sulla sua vita per la regia di Ansano Giannarelli.   Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico Via F. S. Sprovieri, 14 Roma, Italia Tel. 06/5896698 Fax 06/58331365 e-mail: aamod@tin.it Sito www.aamod.it