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Yoga Hosers - Johnny Depp contro i nazisti canadesi nella nostra recensione

Star irriconosibili e un panorama folle e surreale nel nuovo film di Kevin Smith, secondo capitolo della criticata trilogia canadese

20.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Avevamo lasciato Kevin Smith al delirante Tusk del 2014, difficile aspettarsi un cambio di tono per lo Yoga Hosers presentato al Festival di Torino 2016, e non solo in quanto secondo capitolo della True North Trilogy (del quale si attende la conclusione con il prossimo Moose Jaws, ancora in lavorazione). Il regista di Red Bank (New Jersey) torna infatti a scatenare la propria fantasia nel profondo Nord, dove tutto sembra possibile… Anche che dei simpatizzanti nazisti canadesi abbiano predisposto un piano diabolico che prevede l'ibernazione e la creazione di un esercito di cloni-salsiccia arricchiti di dna umano e vestiti con le giubbe rosse dei castori souvenir del Eh-2-Zed.



Questo è il palcoscenico sul quale si svolge l'intera azione, un nuovo drugstore perso nel nulla, dove due giovani 'Clerks', costrette a non allontanarsi dal loro bancone, riescono a realizzare il sogno di apparire nella loro rubrica preferita della rivista 'teen' di riferimento. In mezzo, di tutto: le GlamThrax (la loro rock band), gli scontri con il sistema educativo nazionale e con i clienti, una matrigna insopportabile e vendicativa, giovani satanisti, ma soprattutto il maestro di vita Yogi Bayer (Justin Long), l'unico a fornire alle due Colleen - C. (Lily-Rose Depp) e M. (Harley Quinn Smith) - gli strumenti per 'farcela' nella vita, il demenziale Guy Lapointe di papà Johnny Depp e i nazisti di Winnipeg, protagonisti della backstory accennata (ma c'è molto di più!) e del crescendo finale.

Che arriva presto, per fortuna, ma non abbastanza, purtroppo. Ché, come prevedibile, il divertissement - social (con emoticon nei titoli di testa e insta-presentazioni dei personaggi inserite nella narrazione) e citazionista (da Poltergeist, Frankenstein Jr., Batman a Il silenzio degli innocenti e Guardiani della Galassia) - di Smith ha respiro breve, e in compenso una densità specifica altissima.



Anche per le apparizioni eccellenti - pur se spesso pesantemente mascherate - di Vanessa Paradis, Tony Hale, Ashley Greene, Natasha Lyonne, Haley Joel Osment, Austin Butler, Tyler Posey, Adam Brody e l'attesissimo cameo di Stan Lee. Ma con buona pace di tutti, i protagonisti di questo nuovo Sausage Party non possono non essere i Bratzi, l'armata di bratwurst nazisti agli ordini del diabolico Arcane (patito di imitazioni, da Pacino a Stallone), e il definitivo Goalie Golem che sintetizza e incorona questo colorato Hellzapoppin'.

Yoga Hosers è distribuito da Leone Film Group