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Westworld: i creatori spiegano le "devastanti" rivelazioni del prossimo episodio

SPOILER. Il settimo episodio cambia tutto, con una svolta narrativa che mette in discussione l'intera realtà mostrata. Parola di Jonathan Nolan e Lisa Joy

14.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
ATTENZIONE: SPOILER!

Westworld - Dove tutto è concesso, adattamento televisivo del film del 1973 di Michael Crichton Il mondo dei robot, si avvia alla conclusione. Ma negli ultimi episodi distribuiti dalla HBO molte cose continuano a esser messe in discussione, tanto da rendere necessario un intervento dei due ideatori Jonathan Nolan (fratello minore del più celebre Christopher) e Lisa Joy a chiarire quanto emerso dal 'Trompe L'Oeil' appena andato in onda per il mercato statunitense. Anche a costo di SPOILER, che vi invitiamo a tenere in conto, se decidere di proseguire con la lettura...



"Dobbiamo guardarci indietro e sorridere alle insidie del passato", aveva detto il Robert Ford di Anthony Hopkins solo un paio di settimane prima, evidentemente molto sicuro di sé e delle sue trame. Che piano vanno svelandosi. E se la prima uccisione di un umano da parte di un'attrazione era sicuramente attesa da un momento all'altro, non in molti avrebbero scomesso su quali sarebbero stati i soggetti in questione. Anche perché sulla reale natura di uno dei due non si era ancora andati al di là di sospetti o speculazioni 'da fan'.

Si parla, ovviamente dello svelamento della natura artificiale del Bernard interpretato da Jeffrey Wright. Un colpo di scena (o una conferma, per i più indagatori) che apre la strada alle ipotesi più fantasiose e a molte possibilità, più ancora di quelle conseguenti alla sua uccisione della 'amata' Theresa per ordine del demiurgo Ford. Ipotesi con le quali hanno giocato Joy e Nolan, senza scoprirsi più del necessario, ma inevitabilmente ammettendo alcuni retroscena del lungo viaggio alla ricerca di se stessi, tra fantasmi e segreti, che è la grande allegoria della vita messa in scena.



"Era stata sempre quella l'intenzione" racconta Nolan, spiegando i dubbi dell'attore nel conoscere quale sarebbe stato il suo ruolo e la grande prova resa che permette una alternanza tra momenti di grande emozione e la successiva repentina assenza di ogni parvenza di essa. Il fatto che proprio Hopkins sembri essere in confidenza con le sue sole creature aveva sicuramente insospettito qualcuno. La stessa 'backstory' di Bernard, osservando retrospettivamente la telefonata con la moglie, "imita le diagnostiche cui sono sottoposti gli androidi nei piani inferiori" e fa sì che lei "sostanzialmente gli chieda se si sia mai interrogato sulla natura della propria realtà".

"Volevamo che il linguaggio visivo dello show, il modo in cui è fotografato, fosse neutrale, anche se leggermente a favore degli androidi", continua Nolan, accennando agli angoli di ripresa (e narrativi) riservati a Maeve (Thandie Newton), Dolores (Evan Rachel Wood) e Teddy (James Marsden). Una scelta che però permettesse, tornando indietro e osservando il Pilot, di avere l'impressione che fosse raccontata dal loro punto di vista. Anche se "si ha l'impressione, con Barnard, di avere invece una prospettiva 'umana'".



Ma Westworld ha ancora misteri da svelare, e come in questo caso tanto colpi di scena che il pubblico potrebbe aspettarsi quanto accenni che lo spingano a prestare maggior attenzione ai dettagli. Una scelta ragionata da parte dei creatori, stuzzicati dalla dinamica: "È davvero emozionante quando la gente indovina dove stia andando la storia - è l'opinione di Nolan. - Devi giocare 'pulito' col pubblico". E così fà. "I nostri androidi non capiscono completamente il mondo intorno a loro… - aggiunge. - L'esperienza di Bernard con la sua realtà è qualcosa con cui giochiamo nello show. E se giochi 'pulito' ci sono delle indicazioni lungo il percorso su dove si sia diretti…".

Ma in un 'Labirinto' sicuramente le vie sono molte - come le generazioni succedutesi e le scoperte che ciascuno potrebbe avere di sé - soprattutto quando questo è una metafora della stessa vita e della capacità di uomini e androidi a scavare a fondo o ad affrontare certi dubbi. E senza trascurare l'apparizione dell'ultima creatura mostrata, "un suggerimento" di quello che Ford potrebbe avere ancora in serbo per noi, del suo controllo (e del rifiuto dello stesso, da parte della Delos) e dei suoi segreti, Arnold a parte. "Pensiamo che questo aggiunga un senso di sospetto e paura al tutto - conclude Nolan. - Ma ci torneremo su più avanti". Le sorprese non sono finite.

(Fonte The Hollywood Reporter)