Un gran rifiuto, quello di Jean-Claude Van Damme alla tv australiana Sunrise. Un 'MeltDown', una crisi di nervi, come l'hanno definita tutti, ma lo sfogo dell'attore hollywoodiano di origine belga non è privo di fondamenti o incomprensibile… "Le domande che la stampa continua a farmi, sono le stesse degli ultimi 25 anni", "sono noiose", è sbottato Van Damme dopo l'ennesima domanda su Kylie Minogue e sulla loro collaborazione ai tempi di Street Fighter, Sfida Finale (oltre venti anni fa!).
"Io sono qui che vi parlo e c'è gente dietro le telecamere che parla di quanto sono sudato - è stato l'inizio dell'irrefrenabile monologo dell'estenuato Jean-Claude, in diretta da Bangkok per promuovere il tour australiano di incontri dal titolo 'Unplugged and Unscripted'. - Sto cercando di essere più naturale possibile quando vengo in autralia. Si, mi piace Kylie, mi piacciono tutti, ma posso venire in Australia e parlare con voi? Scusatemi ragazzi, non posso più farlo". Ma - come vedete di seguito - il 'bello' doveva ancora arrivare…
"State parlando a un tipo molto rude, sapete? No, no, lasciatemi parlare. È bene che la gente ascolti. Perché le domande che la stampa continua a farmi, sono le stesse degli ultimi 25 anni. Su Kylie, sugli allenamenti, ecc… Ma sono venuto in Australia per fare qualcosa di differente, forse. Ho 55 anni ormai, non 25 o 35, ho un diverso punto di vista sulla vita e parleremo di questo, ma interviste televisive come questa sono davvero molto noiose, perché le domande sono noiose. Ed è difficile per me rispondere alle domande, e per questo sudo. Non mi sento a mio agio. Sono troppo noiose, e lo sapevo…".
Van Damme Non ha mancato, però, di concedere un'ultima possibilità al suo intervistatore ("Ok, prossima domanda. Avete qualcosa di interessante da chiedermi…"). Fallita miseramente, visto il Gran Finale concesso in diretta tv: "Bye Bye! Ma cosa 'diavolo' succede in Australia?! Non posso farlo, sono troppo naturale".
Vedi anche: Van Damme allena una nuova generazione di lottatori nel remake di Kickboxer
"Io sono qui che vi parlo e c'è gente dietro le telecamere che parla di quanto sono sudato - è stato l'inizio dell'irrefrenabile monologo dell'estenuato Jean-Claude, in diretta da Bangkok per promuovere il tour australiano di incontri dal titolo 'Unplugged and Unscripted'. - Sto cercando di essere più naturale possibile quando vengo in autralia. Si, mi piace Kylie, mi piacciono tutti, ma posso venire in Australia e parlare con voi? Scusatemi ragazzi, non posso più farlo". Ma - come vedete di seguito - il 'bello' doveva ancora arrivare…
"State parlando a un tipo molto rude, sapete? No, no, lasciatemi parlare. È bene che la gente ascolti. Perché le domande che la stampa continua a farmi, sono le stesse degli ultimi 25 anni. Su Kylie, sugli allenamenti, ecc… Ma sono venuto in Australia per fare qualcosa di differente, forse. Ho 55 anni ormai, non 25 o 35, ho un diverso punto di vista sulla vita e parleremo di questo, ma interviste televisive come questa sono davvero molto noiose, perché le domande sono noiose. Ed è difficile per me rispondere alle domande, e per questo sudo. Non mi sento a mio agio. Sono troppo noiose, e lo sapevo…".
Van Damme Non ha mancato, però, di concedere un'ultima possibilità al suo intervistatore ("Ok, prossima domanda. Avete qualcosa di interessante da chiedermi…"). Fallita miseramente, visto il Gran Finale concesso in diretta tv: "Bye Bye! Ma cosa 'diavolo' succede in Australia?! Non posso farlo, sono troppo naturale".
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