Una madre, una figlia

Siamo nel 1962. La pellicola “La ciociara”, tratta dal romanzo omonimo di Alberto Moravia e diretta da Vittorio De Sica, consacra l’allora ventiseienne attrice Sophia Loren (nome d’arte di Sofia Villani Scicolone) a grande stella del cinema, grazie al premio Oscar come migliore attrice (che per la prima volta andava ad un film non in lingua inglese), in un ruolo che avrebbe dovuto essere di Anna Magnani, prima del suo rifiuto. Una carriera iniziata come tante, quella di Sophia, prima come comparsa a Cinecittà e poi come beniamina del mondo dei fotoromanzi, ma che pian piano la conduce verso un successo internazionale. Viene richiesta da registi oltreoceano, e grazie ai primi soldi che iniziano a entrare “compra” il riconoscimento della sorella Maria da parte del padre, ormai in disgrazia economica. Quel padre che all’inizio si era rifiutato di dare il suo cognome alla bambina.

Siamo in una fiction, anche se la trama ripercorre fedelmente quello che effettivamente è successo all’interno della famiglia Villani Scicolone, dai sogni infranti della mamma Romilda fino alla fama e al successo raccolti dalla figlia Sofia. Andrà infatti in onda in due puntate su Raiuno - domenica 14 e lunedì 15 marzo - il film per la tv “La mia casa è piena di specchi”, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Maria Scicolone, edito da Gremese, una produzione Ideacinema per Rai Fiction, diretta da Vittorio Sindoni con musiche di Nicola Piovani. Una prova difficile per la Sophia nazionale, alle prese con l’interpretazione del ruolo della mamma Romilda, mentre i panni che lei stessa vestì nella realtà del tempo sono indossati dalla bella siciliana Margareth Madé, che tutti ricordiamo per la sua interpretazione in “Baarìa”. Con loro, Enzo Decaro nei panni del padre Riccardo, e Gilda Lapardhaja in quelli della sorella Maria.

La prima puntata si apre proprio con lo scenario sopra descritto, con Sophia che ha raggiunto la notorietà e la fama che sono sfuggite alla mamma Romilda, che da giovane aveva vinto un concorso ed era stata richiesta dal cinema americano come attrice. Suo padre, però, non appena vide il contratto per fare da controfigura a Greta Garbo a Hollywood, non ne volle sapere e ne fece carta straccia, per non doverci pensare più. Lì si infrangevano i sogni di Romilda, che poi riverserà sulla figlia Sofia le sue ambizioni, facendo leva sulla bellezza della ragazza per farsi aprire le porte dello spettacolo, in una sorta di transfert madre-figlia.

Nella seconda puntata gli occhi della macchina da presa si sposteranno su Maria Scicolone, la sorella che ha sempre sofferto il rapporto esclusivo tra la mamma Romilda e la sorella celebre. Lei ha uno spiccato talento musicale, ama il jazz e sposerà il jazzista Romano Mussolini (nella fiction interpretato da Raffaele Esposito), trovandosi di nuovo in mezzo a un mare di delusioni, una volta scoperti i suoi frequenti tradimenti.

“Questa non è una fiction, ma la storia vera della nostra vita” ha dichiarato Sophia Loren al termine della presentazione alla stampa, mentre Maria Scicolone ricordava come “Sophia e io abbiamo vissuto nostra madre in modo diverso: è stata una madre con lei e un’altra con me. Grazie alla brillante carriera di Sophia nel cinema, realizzava i suoi sogni. Con me è stata soffocante, involontariamente cattiva, mi ha amato, ma anche sacrificato. Ho avuto una brutta infanzia, a 8 anni ero già un’adulta stanca”.

L’appuntamento in tv con “La mia casa è piena di specchi” è per domenica 14 marzo su Raiuno, per la messa in onda della prima puntata, in prima serata alle 21:30, e per lunedì 15, con la seconda puntata. E proprio nella seconda puntata si prospetta uno “scontro” all’ultimo dato Auditel con la puntata di “Amici”, che schiera un parterre di big al fianco dei suoi giovani protagonisti. Allora vedremo se la famiglia Villani Scicolone saprà reggere l’urto della corazzata di Maria De Filippi.